By France
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=t0GPNnyjl2Y[/youtube]
2 LUGLIO 1956, RCA STUDIOS, NEW YORK.
Sam Philips era in macchina quando alla radio venne trasmessa Don't Be Cruel. Il patron della Sun ne fu così colpito che accostò l'auto per ascoltare bene la canzone. Alla fine, pensò, Elvis e la RCA avevano trovato il tono giusto :B): .
A Elvis, stremato forse dalle 31 takes di "Hound Dog", ci vollero più di due dozzine di prove per trovare il feeling.
Scritta dal cantante di colore Otis Blackwell, "Don't Be Cruel" diventò numero uno nella classifica di R&B. Chi infulenzò maggiormante Elvis, nell'eseguire questa canzone, fu probabilmente Dean Martin: il finale con basso discendente seguito da un accordo di chitarra suona molto simile a quello del grande successo di Dino del 1955 Memories Are Made Of This.
A Las Vegas ne novembre di quell'anno, Elvis fu sorpreso nel sentire "Don't Be Cruel" eseguita dal vivo da Jackie Wilson. Quando fece un salto alla Sun il 4 dicembre 1956 per le sessioni "da un milioni di dollari", notò: "C'era un ragazzo che faceva una mia imitazione di "Don't Be Cruel".....giuro..era molto meglio di me."
All'Ed Sullivan show del 4 gennaio 1957 cantò "Don't Be Cruel proprio nel modo che aveva visto fare a Wilson. Da quel momento, nello SPECIAL TV del 1968 o negli anni settanta in concerto questa canzone non mancava mai nel repertorio del Re .
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=UxA2oIQtYWU[/youtube]
30 APRILE 1957, RADIO RECORDERS, HOLLYWOOD
Jailhouse Rock è un brano davvero irresistibile, fin dal momento in cui l'introduzione più originale nella storia di questo genere musicale prende vita. Quell' apertura, creata dal batterista DJ Fontana e da Scotty Moore, fu presa da una versione swing degli anni Quaranta del coro "del martello" di Verdi ("Chi del gitano i giorni abbella").
DJ sostiene di aver pansato, mentre suonava, a un gruppo di carcerati legati alla catena che spaccava sassi. Al contrario, ciò che pensarono Leiber e Stoller mentre la scrissero, non è per nulla chiaro.
In ogni modo questa canzone è un<i>tour de force</i> che riesce far battere i piedi a tempo anche senza volerlo. Esemplare è ciò che dice il cantante country Garth Brooks : "Sono seduto in macchina, con le mie tre bambine sedute dietro, e mentre sintonizzo la radio trovo una stazione che trasmette questa canzone; le mie bimbe saltano su e giù, impazzite. Io le guardo e penso ' cavolo, sentono da una vita la musica del loro papà e non le ho mai viste fare così '.
Anche se questo brano è stato ripreso più volte da vari artisti gi unici che si sono distinti sono stati i Blues Brothers.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=LmNXXUmP8W0[/youtube]
4 APRILE 1960, RCA STUDIO B, NASHVILLE
Elvis sentì per la prima volta il cantante blues Lowell Fulson eseguire Reconsider Baby a Memphis nel 1954. Ne rimase talmente impressionato che la cantò subito alla sua fidanzata Dixie Locke.
Alla fine decise di registrare la canzone in coda alle prime sessioni dopo il servizio militare, suonando la chitarra ritmica come faceva alla Sun. Questa canzone diventa davvero formidabile con l'avvolgente assolo di sax di Boots Randolph: si tratta del primo (e migliore) assolo di saxin un disco di Elvis, ed è così buono che Elvis chiede a Randolph di rifarlo dicendo, "Yeah..one more time" (si..ancora una volta).
Elvis non avrebbe più ritrovto questa vena blues in studio fino a Stranger In My Own Home Town, incisa nove anni dopo.
Presley riprese il brano al Madison Square Garden di New York nel 1972. Robert Plant (cantante dei Led Zeppelin), presente a quel concerto, ricorda:"...stava cantando qualcosa di non straordinario, quando all'improvviso si fermò e attaccò a cantare 'Reconsider Baby' e di colpo mi si rizzarono i peli sul collo". Anche se questa versione è più tranquilla rispeto a quella del 1960, l'assolo di James Burton e il piano di Glenn D Hardin dimostrano quanto la TCB si intendesse di blues
Ecco la versione live del 1972
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pIhpX3hdcV4[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=NIfPRfALgvA[/youtube]
23 MARZO 1961, RADIO RECORDERS, HOLLYWOOD.
Hugo Peretti e Luigi Creatore, i tecnici della RCA famosi per aver creato la snorità di Sam Cooke in studio, si unirono a George Weiss per trasformare la melodia settecentesca francese di Plaisir d'Amour nella canzone d'amore Can't Help Falling In Love. All'inizio questa canzone fu destinata al dimenticatoio, finchè Elvis non la sentì e suggerì che avrebbe potuto andare bene per il fim Blue Hawaii. Elvis fu talmente preso da questa canzone che tenne duro per ben 29 provini di fila. Nella versione del film, canta i primiversi accompagnato solamente dala celesta di Dudley rooks. Sul disco, la celesta viene usata per dare l'accento, co gli arpeggi del pianoforte in risalto e la chitarra country di Alvino Rey.
Oggi, la tranquilla potenza dell'origiale di Elvis tende ad essere messa in ombra dalle versioni ironiche e velocizzate con le quali era solito chiudere i suoi concerti dal 1969 in poi.
La versione più enigmatica di questa canzone fu quella del concerto del 30 marzo 1977, quando si dimenticò le parole e cantò: "Wise men know, When it's time to go" ("i saggi sanno quando è ora di andarsene"): un caso o un messaggio preciso?
Non si saprà mai!
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=O0ItEkgYupY[/youtube]
3 APRILE 1960, RCA STUDIO B, NASHVILLE
La versione di Enrico Caruso del brano italiano "O Sole Mio" era una delle preferite in assoluto di Gladys, e sappiamo che Elvis era un grande fan di Mario Lanza (pare che le due stelle di Hollywood si siano incontrate a Los Angeles), che era morto in Italia nel 1959. Come primo brano in cui si sente 'influenza di Lanza, "It's Now Or Never" può rapprensentare una sorta di omaggio alla memoria.
Tony Martin aveva già ottenuto un grande successo con un adattamento in inglese di "O Sole Mio" nel 1949 dal titolo "There's No Tomorrow". La versione di Martin venne ripresa dal gruppo R&B The Clovers, ed Elvis aveva cantato questo pezzo al pianoforte i Germania in In A Private Momen (FDT). A Elvis piaceva il nuovo testo di "It's Now Or Never", scritto da Aaron Schroeder e Wally Gold e confessò a Schroeder: "Non so se riuscirò a rendere giustizia alla canzone".
A preoccuparlo maggiormente era il finale drammatico in puro stile Lanza. Disse che voleva cantare le nte che sentiva nella testa. Dopo diverse prove, ancora non era soddisfatto. Il tecnico del suono Bill Porter gli disse che potevano incidere il finale separatamente. Ma Elvis gli rispose: "Bill, la faccio tutta inieme o non la faccio per niente."
Alla fine tutto venne alla perfezione.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=miLx2Jo-YHw&hl=en[/youtube]
26 GIUGNO 1961, RCA STUDIO B, NASHVILLE.
Scritta da Doc Pomus e Mort Shuman ,(Marie's The Name) His Latest Flame, venne all'iniziom rifiutata dal cantante Bobby Vee. A Elvis invece piacque subito e disse: "E' una bella canzone, mi piace anche se ci vorranno 32 ore per farla".Più o meno questo fu il tempo che ci volle, ma alla fne il gruppo riuscì a farne un capolavoro pop con un Elvis in forma smagliante.
Le prime tracce di prova furono un disastro :wacko: . Il batterista Buddy Harman iniziò con le congas, e il sassofonista Boots Randolph con gli shaker. Alla fine qualcuno chiamò Shuman in personae gli chiesem come avrebbe suonato la parte d pianoforte sulla demo.
Questo forse non è un pezzo di rock "puro" ma è una canzone fantastica.
Pubblicato come singolo insieme a Little Sister, vendetto poco meno di Surrender.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ayAEl1EWuU0[/youtube]
26 GIUGNO 1961, RCA STUDIOB, NASHVILLE.
Inizialmene Doc Pomus e Mort Shuman avevano pensato di affidare Little Sister a Bobby Darin, ma non essendo proprio il genere di Darin la proposero a Elvis. Secondo Doc questo era il tipo di blues sporco che Elvis avrebbe dovuto incidere.
Anche Elvis era d'accordo. Shuman sostiene che non eseguì la sua demo alla lettera. Infatti tagliò il tempo a meà rallentandola. Sul CD Such A Night della serie Essential Elvis si possono ascoltare diverse tracce inedite.
Alla terza traccia la canzone prende i volo. La quarta divenne il master. Nonostante questo Elvis e i suoi musicisti continuarono a cantarla fino alle 7.30 del mattino :wacko: .
Alla chitarra troviamo Hank Garland, con una Fender. Questa canzone fu il suo ultimo lavoro con Elvis prima che un incidente automobilistico gli rovinasse la carriera.
Elvis non si dimenticò mai di "Little Sister", la cantava alle prove di Las Vegas e pure nei concerti unendola al pezzo dei Beatles Get Back. La riprese anche nel 1977 e la cantò pure in uno dei suoi ultimi concerti filmati dalla CBS.
Questa rimane comunque la migliore versione live:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=jNFhDcw1G50[/youtube]
Una Canzone una storia
Re: Una Canzone una storia
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Re: Una Canzone una storia
By France
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=TYCBeJCNOgo[/youtube]
27 MARZO 1962, RADIO RECORDERS, HOLLYWOOD
La fama del Colonnello è così negativa: infatti è consideratocome colui che ha condannato Elvis a incidere una serie infinita di colonne sonore. Nonostante questo, senza di lui, Elvis non avrebbe mai inciso Return To sender. Otis Blackwell scrisse questa canzone ma non l'aveva proposta per il fim "Cento ragazze e un marinaio". Parker lo costrinse a suonarla.
A Elvis piacque mlto questa canzone. Si tratta non solo del primo brano in tre anni che vendette milioni, ma fu anche l'ultimo grande singolo rock/pop inciso da un Re che stava per perdere il trono. Ed era anche la sua ultima incisione di un classico di Blacwell.
Non si sa se Elvis abbia visto Jackie Wilson in concerto, oppure come dice Priscilla, se Wilson fosse presente sul set quando lui la eseguì. Comunque sia, come scrive Guralnick, si tratta di una "arguta, praticamente perfetta interpretazione del brano di Wilson...i movimenti delle mani, l'andatura strascicata, i piccoli scrolli divertiti delle spalle...insomma tutto ricorda Wilson.
Eccoil video nel film Cento ragazze e un marinaio
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ckwn7anal74[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6nQxsXcgczc[/youtube]
25 MAGGIO 1966, RCA STUDIO B, NASHVILLE
Questa versione di How Great Thou Art può essere interpretata (come scrive Simpson) come il tentativo di Elvis di consolarsi per non aver sfondato in un quartetto gospel da ragazzo.
Felton arvis era incaricato della session, ma Elvis arrangiò la canzone in studio, strutturandola in modo tale da potersi far carico di tutte e quattro le parti vocali, iniziando con una nota bassa e raggiungendo un magnifico FA alla fine -_- . La cantò più lenta della versione incisa dagli Statesmen. Fu una session incredibile. Jerry Shilling afferma: "Durante quella canzone è successo qualcosa di spavenoso. Elvis era pallido come un morto e ancora un pò sveniva. L'unico modo in cui riesco a rendere quello che ho visto è dire che sembrava che la sua anima stesse lasciando il corpo. Durante quellacanzne è succeso qualcosa. Allafine, pensavo che stesse per morire.
Da quel momento in poi , qualcosa succedeva sempre ogni volta che Elvis si metteva a suonare questo pezzo, specialmente a Memphis nel 1974. Cantò una versione molto potente che gli valse il Grammy. Bella è anche la versione del 19 giugno 1977 ad Omaha.
Ecco la versione live a Memphis:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Qyv2KLhfJ_U&hl=en[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=TYCBeJCNOgo[/youtube]
27 MARZO 1962, RADIO RECORDERS, HOLLYWOOD
La fama del Colonnello è così negativa: infatti è consideratocome colui che ha condannato Elvis a incidere una serie infinita di colonne sonore. Nonostante questo, senza di lui, Elvis non avrebbe mai inciso Return To sender. Otis Blackwell scrisse questa canzone ma non l'aveva proposta per il fim "Cento ragazze e un marinaio". Parker lo costrinse a suonarla.
A Elvis piacque mlto questa canzone. Si tratta non solo del primo brano in tre anni che vendette milioni, ma fu anche l'ultimo grande singolo rock/pop inciso da un Re che stava per perdere il trono. Ed era anche la sua ultima incisione di un classico di Blacwell.
Non si sa se Elvis abbia visto Jackie Wilson in concerto, oppure come dice Priscilla, se Wilson fosse presente sul set quando lui la eseguì. Comunque sia, come scrive Guralnick, si tratta di una "arguta, praticamente perfetta interpretazione del brano di Wilson...i movimenti delle mani, l'andatura strascicata, i piccoli scrolli divertiti delle spalle...insomma tutto ricorda Wilson.
Eccoil video nel film Cento ragazze e un marinaio
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ckwn7anal74[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6nQxsXcgczc[/youtube]
25 MAGGIO 1966, RCA STUDIO B, NASHVILLE
Questa versione di How Great Thou Art può essere interpretata (come scrive Simpson) come il tentativo di Elvis di consolarsi per non aver sfondato in un quartetto gospel da ragazzo.
Felton arvis era incaricato della session, ma Elvis arrangiò la canzone in studio, strutturandola in modo tale da potersi far carico di tutte e quattro le parti vocali, iniziando con una nota bassa e raggiungendo un magnifico FA alla fine -_- . La cantò più lenta della versione incisa dagli Statesmen. Fu una session incredibile. Jerry Shilling afferma: "Durante quella canzone è successo qualcosa di spavenoso. Elvis era pallido come un morto e ancora un pò sveniva. L'unico modo in cui riesco a rendere quello che ho visto è dire che sembrava che la sua anima stesse lasciando il corpo. Durante quellacanzne è succeso qualcosa. Allafine, pensavo che stesse per morire.
Da quel momento in poi , qualcosa succedeva sempre ogni volta che Elvis si metteva a suonare questo pezzo, specialmente a Memphis nel 1974. Cantò una versione molto potente che gli valse il Grammy. Bella è anche la versione del 19 giugno 1977 ad Omaha.
Ecco la versione live a Memphis:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Qyv2KLhfJ_U&hl=en[/youtube]
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Re: Una Canzone una storia
By Perla
http://www.youtube.com/watch?v=zmVFnhO3A98
20 GENNAIO 1969, AMERICAN STUDIOS, MEMPHIS
<b>Mac Davis,</b> che scrisse la sua prima canzone dopo aver visto Elvis a Lubbock, Texas, nel 1954, era così nervoso quando gli venne chiesto di suonare per il suo eroe in <b>In The Ghetto</b> che tremava letteralmente come una foglia. Elvis cercò di metterlo a suo agio, rassicurandolo: "Sarà un successone".
<b>Martin Luther King</b> era stato assassinato a Memphis meno di un anno prima, e, come ricorda il suonatore di corno <b>Wayne Jackson,</b> "c'era un'atmosfera tesa, specialmente nelle zone della città abitate soprattutto dai neri, dove si trovavano gli studi Stax e American Sound".
Gli studi erano vigilati da cani, e c'era anche un uomo armato sul tetto che teneva sotto tiro il parcheggio.
Anche se gli amici continuavano a dire a Elvis di non registrare "In The Ghetto", Presley sembrava convinto della canzone almeno fino a prima della sessione. Ma si decise a inciderla solo quando il produttore <b>Chips Moman</b> gli chiese se la poteva dare a qualcun altro.
Secondo quanto afferma Jackson, i dubbi scomparvero non appena Elvis si mise a cantare: "Eravamo nel ghetto, e c'era Elvis che cantava una canzone che parlava del Sud e del clima sociale di quei giorni...mi venivano i brividi".
L'impegno di Elvis verso la canzone e il soggetto si sente chiaramente nella sensibilità e nella forza della voce.
Il fraseggio perfetto sottolinea dolcemente il doppio significato di "well the world turns" mentre quando alla fine il ragazzo muore, Presley non canta con sentimentalismo ma con compassione.
http://www.youtube.com/watch?v=zmVFnhO3A98
20 GENNAIO 1969, AMERICAN STUDIOS, MEMPHIS
<b>Mac Davis,</b> che scrisse la sua prima canzone dopo aver visto Elvis a Lubbock, Texas, nel 1954, era così nervoso quando gli venne chiesto di suonare per il suo eroe in <b>In The Ghetto</b> che tremava letteralmente come una foglia. Elvis cercò di metterlo a suo agio, rassicurandolo: "Sarà un successone".
<b>Martin Luther King</b> era stato assassinato a Memphis meno di un anno prima, e, come ricorda il suonatore di corno <b>Wayne Jackson,</b> "c'era un'atmosfera tesa, specialmente nelle zone della città abitate soprattutto dai neri, dove si trovavano gli studi Stax e American Sound".
Gli studi erano vigilati da cani, e c'era anche un uomo armato sul tetto che teneva sotto tiro il parcheggio.
Anche se gli amici continuavano a dire a Elvis di non registrare "In The Ghetto", Presley sembrava convinto della canzone almeno fino a prima della sessione. Ma si decise a inciderla solo quando il produttore <b>Chips Moman</b> gli chiese se la poteva dare a qualcun altro.
Secondo quanto afferma Jackson, i dubbi scomparvero non appena Elvis si mise a cantare: "Eravamo nel ghetto, e c'era Elvis che cantava una canzone che parlava del Sud e del clima sociale di quei giorni...mi venivano i brividi".
L'impegno di Elvis verso la canzone e il soggetto si sente chiaramente nella sensibilità e nella forza della voce.
Il fraseggio perfetto sottolinea dolcemente il doppio significato di "well the world turns" mentre quando alla fine il ragazzo muore, Presley non canta con sentimentalismo ma con compassione.
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Re: Una Canzone una storia
By France
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=J2inZ2VRP2I[/youtube]
28 MARZO 1972, RCA STUDIO C, HOLYWOOD
Un piccolo salt in avanti. Burning Love. Ad Elvis questa canzone non piaceva (o meglio non aveva voglia di inciderla). Il giorno prima si era dedicato a ben 24 takes di Separate Ways (scritta dall'amico Red West). Ci volle la frz di convincimento combinata dal suo produttore, di Red West, Charlie Hodge, Joe Esposito e Jerry Sheff pe persuaderlo in incidere il successo di Dennis Linde.
Elvis entra subito nel ritmo giusto (anche se non con la stessa facilità con cui un anno e mezzo dopo avrebbe inciso Promised Land). La versione è in stile dei Creedence Clearwatr Revival. Alla fine abbiamo la favolosa esplosione di HUNKA HUNKA BURNING LOVE che Simpson definisce " il più grande regalo del Re ai suoi imitatori".
Fu un pezzo favoloso: già il fatto che si trattava di una canzone rock nel 1972 la face piazzare in vetta delle classifiche. Il ritmo incalzante è reso tale anche dalla batteria di Ronnie Tutt. Di Dennis Linde Elvis incise altri due pezzi I Got A Feeling In My Body e For The Heart (quest'ultimo fu l'unico pezzo ritmato del cd FROM ELVIS PRESLEY BOULEVARD).
Elvis provò a cantare questa canzone nel tour dell' aprile 1972. Lo fece in due occasioni: a Greensboro (14 aprile) e a San Antonio (18 aprile). Successivamete questa canzone entrò nella scaletta dell'ALOHA FROM HAWAII e in seguito la cantò durante i vari toour del 1975 e 1976.
Questa è la versione improvvisata di Greensboro (DIVINA :B): ):
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=t8J7fVFMTWs[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=J2inZ2VRP2I[/youtube]
28 MARZO 1972, RCA STUDIO C, HOLYWOOD
Un piccolo salt in avanti. Burning Love. Ad Elvis questa canzone non piaceva (o meglio non aveva voglia di inciderla). Il giorno prima si era dedicato a ben 24 takes di Separate Ways (scritta dall'amico Red West). Ci volle la frz di convincimento combinata dal suo produttore, di Red West, Charlie Hodge, Joe Esposito e Jerry Sheff pe persuaderlo in incidere il successo di Dennis Linde.
Elvis entra subito nel ritmo giusto (anche se non con la stessa facilità con cui un anno e mezzo dopo avrebbe inciso Promised Land). La versione è in stile dei Creedence Clearwatr Revival. Alla fine abbiamo la favolosa esplosione di HUNKA HUNKA BURNING LOVE che Simpson definisce " il più grande regalo del Re ai suoi imitatori".
Fu un pezzo favoloso: già il fatto che si trattava di una canzone rock nel 1972 la face piazzare in vetta delle classifiche. Il ritmo incalzante è reso tale anche dalla batteria di Ronnie Tutt. Di Dennis Linde Elvis incise altri due pezzi I Got A Feeling In My Body e For The Heart (quest'ultimo fu l'unico pezzo ritmato del cd FROM ELVIS PRESLEY BOULEVARD).
Elvis provò a cantare questa canzone nel tour dell' aprile 1972. Lo fece in due occasioni: a Greensboro (14 aprile) e a San Antonio (18 aprile). Successivamete questa canzone entrò nella scaletta dell'ALOHA FROM HAWAII e in seguito la cantò durante i vari toour del 1975 e 1976.
Questa è la versione improvvisata di Greensboro (DIVINA :B): ):
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=t8J7fVFMTWs[/youtube]
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Re: Una Canzone una storia
By Perla
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6BxlM-d6aWQ[/youtube]
ARE YOU LONESOME TONIGHT? 4 APRILE 1960, RCA STUDIO B, NASHVILLE
<b>Bill Porter, il tecnico del suono che lavorava con Elvis al tempo in cui venne incisa "Are You Lonesome Tonight?", afferma: <i>"Ascoltatela su un impianto hi-fi di qualità e sentirete Elvis che inciampa nell'asta di un microfono".</i> Per creare la giusta atmosfera, infatti, Elvis aveva cacciato tutti fuori dallo studio e aveva chiesto di spegnere le luci. Anche se in questo modo l'atmosfera era sicuramente migliore, non riusciva a vedere dove metteva i piedi.
"Are You Lonesome Tonight?", era un brano piuttosto insolito per Elvis. Fu un'idea del colonnello: il brano era uno dei preferiti della moglie, ed era stato ripreso da Gene Austin, uno dei primi protetti do Parker.
Elvis aveva sempre amato moltissimo gli Ink Spots, nei dischi dei quali si trovavano recitativi a voce bassa. "Are You Lonesome Tonight?" gli permise di eseguire lo stesso recitativo, e il suo passaggio su "all the world's a stage" da As You Like It era cantato con una sincerità degna di Orville Hoppy' Jones, il basso degli Ink Spots dal canto sussurrato e rimbombante. Elvis però non era entusiasta di come aveva eseguito il resto della canzone, e l''aveva anzi rifiutata in blocco dicendo a un certo punto: "Tagliatela, non riesco a farle giustizia".Sembra che Lamar Fike, uno dei pochi ai quali era permesso di assistere alla registrazione, abbia gridato "venderà cinque milioni di copie, sarà il disco che avrà più successo di tutti che hai fatto finora". Fike aveva ragione: il singolo si mantenne alla numero uno negli Stati Uniti per sei settimane.
Elvis dovette cancellare "Are You Lonesome Tonight?" dal suo repertorio di Las Vegas, dopo che gli capitò di perdere il controllo a causa della parte di obbligato del soprano Cissy Houston; la cosiddetta "versione della risata" diventò una Top 30 in Inghilterra nel 1982. Raramente avrebbe la sincerità di un tempo, preferendo cambiare il testo con strofe del tipo "You seemed to change! You got fat!" ("sei cambiata!, sei ingrassata!"): se adesso il brano sembra inflazionato, ascoltate la semplicità dell'originale.
QUESTA E' LA "VERSIONE DELLA RISATA"
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=anzKcrHC-6s[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6BxlM-d6aWQ[/youtube]
ARE YOU LONESOME TONIGHT? 4 APRILE 1960, RCA STUDIO B, NASHVILLE
<b>Bill Porter, il tecnico del suono che lavorava con Elvis al tempo in cui venne incisa "Are You Lonesome Tonight?", afferma: <i>"Ascoltatela su un impianto hi-fi di qualità e sentirete Elvis che inciampa nell'asta di un microfono".</i> Per creare la giusta atmosfera, infatti, Elvis aveva cacciato tutti fuori dallo studio e aveva chiesto di spegnere le luci. Anche se in questo modo l'atmosfera era sicuramente migliore, non riusciva a vedere dove metteva i piedi.
"Are You Lonesome Tonight?", era un brano piuttosto insolito per Elvis. Fu un'idea del colonnello: il brano era uno dei preferiti della moglie, ed era stato ripreso da Gene Austin, uno dei primi protetti do Parker.
Elvis aveva sempre amato moltissimo gli Ink Spots, nei dischi dei quali si trovavano recitativi a voce bassa. "Are You Lonesome Tonight?" gli permise di eseguire lo stesso recitativo, e il suo passaggio su "all the world's a stage" da As You Like It era cantato con una sincerità degna di Orville Hoppy' Jones, il basso degli Ink Spots dal canto sussurrato e rimbombante. Elvis però non era entusiasta di come aveva eseguito il resto della canzone, e l''aveva anzi rifiutata in blocco dicendo a un certo punto: "Tagliatela, non riesco a farle giustizia".Sembra che Lamar Fike, uno dei pochi ai quali era permesso di assistere alla registrazione, abbia gridato "venderà cinque milioni di copie, sarà il disco che avrà più successo di tutti che hai fatto finora". Fike aveva ragione: il singolo si mantenne alla numero uno negli Stati Uniti per sei settimane.
Elvis dovette cancellare "Are You Lonesome Tonight?" dal suo repertorio di Las Vegas, dopo che gli capitò di perdere il controllo a causa della parte di obbligato del soprano Cissy Houston; la cosiddetta "versione della risata" diventò una Top 30 in Inghilterra nel 1982. Raramente avrebbe la sincerità di un tempo, preferendo cambiare il testo con strofe del tipo "You seemed to change! You got fat!" ("sei cambiata!, sei ingrassata!"): se adesso il brano sembra inflazionato, ascoltate la semplicità dell'originale.
QUESTA E' LA "VERSIONE DELLA RISATA"
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=anzKcrHC-6s[/youtube]
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Re: Una Canzone una storia
By france
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=G3gkBMuyq8U[/youtube]
10 SETTEMBRE 1967, RCA STUDIO B, NASHVILLE
Elvis ascoltò per la prima volta Guitar Man alla rado e li piacque subito. Al momento di inciderla, però, nessuno riusciva a riprodurre il suono della chitarra del suo autore Jerry Reed. Alla fine, il produttore Felton Jarvis decise che l'unico modo per eguagliare l'originale era andare a cercare Reed in persona.
Così fecero. Reed prese in mano la sessine rapidamente, spiegando che avrebbero fatto di tutto pur di affrontare la parte delle chitarre subito. Elvis era felicissimo. Si può sentire l'entusiasmo nella sua voce mentre invita a Reed: "Fagliela vedere, ragazzo". Attaccarono di seguito anche qualche strofa di What'd I Say per far durare quel momento il più a lungo possibile. Reed suonò anche nel brano successivo e aiutò a inserire un tocco di funky, country e R&B sul blues di Jimmy Reed Big Boss Man.
Guitar Man venne collegata con lo SPECIAL TV del 68 (arrangiata da cima a fondo).
Quattro anni dopo la morte di Elvis, la RCA pubblicò una versione rimixata di "Guitar Man" prodotta da Felton Jarvis, con la voce di Elvis supportata da una nuova band. Il singolo si piazzò al numero uno delle classifiche country. :B):
Ecco la versione rimixata del 1981:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=PozhgrLG5CE[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=jxPUmQJ4iBc[/youtube]
17 FEBBRAIO 1969, AMERICAN STUDIOS, MEMPHIS
La rinascita di Elvis avvenne a Memphis nel 1969. Il repertorio che lui decise di incidere fu vastissimo. Scelse anche un pezzo blues. Stranger In My Own Home Town fu il secondo blues che elvis incise dopo Reconsider Baby (nel lontano 1960). L'entusiasmo con cui si cimenta a cantare questo pezzo è incredibile. Il produttore Chips Moman si fece da parte e lasciò che Elvis si godesse il momeno, rientrando più tardi per fare delle sovraincisioni complementari.
Non si sa che cosa avesse in mente, unico dato certo era che Elvis si stava divertendo un mondo (allo stesso modo in cui due anni dopo avrebbe inciso Merry Christmas Baby).
Durante le prove per Las Vegas nel 1970, Elvis eseguì una versione lenta, dai toni blues, di "Stranger In My Own Home Town", che gli diede ampie possibilità di improvvisare. Successivamente sulla canzone vennero eseguiti pesanti interventi per eliminare le imprecazioni: la versione compare nel cofanetto WALK A MILE IN MY SHOES.
Ecco la versione eseguita durante le prove per il That's The Way It Is. Forse è migliore della versione originale:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Jbno-AmWnGQ[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Z7OSz4uK7yQ[/youtube]
23 GENNAIO 1969, AMERICAN STUDIOS, MEMPHIS.
Suspicious Minds rappresenta il trionfo della volontà di Elvis e di Chips Moman. La coppia si tenne unita alle proprie convinzioni quando la Hill & Rnage, e anche il Colonnello, fecero pressioni a Moman per dividere un pò dei suoi diriti d'autore sulla canzone. Il produttore ribattè offrendo di restituire l'onorario che gli spettava e al diavolo la sessione.
La lite quasi mandò all'aria il momento più gloriosa di una sessione gloriosa. Elvis finì con il registrare "Suspicious Minds" alla fine dellaprima sessione a Mephis. La versione di Elvis fece sembrare l'originale di Mark James, debole. Chips afferma: "I nostri arrangiamenti erano simili a quelli del disco di Mark (se non quasi uguali); ma noi avevamo la voce di Presley. Presley era un grande cantante, eccome. Lui si che poteva vendere una canzone."
Anche se la dissolvenza aggiunta da Felton Jarvis non piacque molto a Moman, "Suspicoius Minds" diventò il primo numero uno di Elvis negli Stati Uniti dopo sette anni. E anche l'ultimo.
Questa canzone divenne il nucleo di tutti i suoi concerti.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=G3gkBMuyq8U[/youtube]
10 SETTEMBRE 1967, RCA STUDIO B, NASHVILLE
Elvis ascoltò per la prima volta Guitar Man alla rado e li piacque subito. Al momento di inciderla, però, nessuno riusciva a riprodurre il suono della chitarra del suo autore Jerry Reed. Alla fine, il produttore Felton Jarvis decise che l'unico modo per eguagliare l'originale era andare a cercare Reed in persona.
Così fecero. Reed prese in mano la sessine rapidamente, spiegando che avrebbero fatto di tutto pur di affrontare la parte delle chitarre subito. Elvis era felicissimo. Si può sentire l'entusiasmo nella sua voce mentre invita a Reed: "Fagliela vedere, ragazzo". Attaccarono di seguito anche qualche strofa di What'd I Say per far durare quel momento il più a lungo possibile. Reed suonò anche nel brano successivo e aiutò a inserire un tocco di funky, country e R&B sul blues di Jimmy Reed Big Boss Man.
Guitar Man venne collegata con lo SPECIAL TV del 68 (arrangiata da cima a fondo).
Quattro anni dopo la morte di Elvis, la RCA pubblicò una versione rimixata di "Guitar Man" prodotta da Felton Jarvis, con la voce di Elvis supportata da una nuova band. Il singolo si piazzò al numero uno delle classifiche country. :B):
Ecco la versione rimixata del 1981:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=PozhgrLG5CE[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=jxPUmQJ4iBc[/youtube]
17 FEBBRAIO 1969, AMERICAN STUDIOS, MEMPHIS
La rinascita di Elvis avvenne a Memphis nel 1969. Il repertorio che lui decise di incidere fu vastissimo. Scelse anche un pezzo blues. Stranger In My Own Home Town fu il secondo blues che elvis incise dopo Reconsider Baby (nel lontano 1960). L'entusiasmo con cui si cimenta a cantare questo pezzo è incredibile. Il produttore Chips Moman si fece da parte e lasciò che Elvis si godesse il momeno, rientrando più tardi per fare delle sovraincisioni complementari.
Non si sa che cosa avesse in mente, unico dato certo era che Elvis si stava divertendo un mondo (allo stesso modo in cui due anni dopo avrebbe inciso Merry Christmas Baby).
Durante le prove per Las Vegas nel 1970, Elvis eseguì una versione lenta, dai toni blues, di "Stranger In My Own Home Town", che gli diede ampie possibilità di improvvisare. Successivamente sulla canzone vennero eseguiti pesanti interventi per eliminare le imprecazioni: la versione compare nel cofanetto WALK A MILE IN MY SHOES.
Ecco la versione eseguita durante le prove per il That's The Way It Is. Forse è migliore della versione originale:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Jbno-AmWnGQ[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Z7OSz4uK7yQ[/youtube]
23 GENNAIO 1969, AMERICAN STUDIOS, MEMPHIS.
Suspicious Minds rappresenta il trionfo della volontà di Elvis e di Chips Moman. La coppia si tenne unita alle proprie convinzioni quando la Hill & Rnage, e anche il Colonnello, fecero pressioni a Moman per dividere un pò dei suoi diriti d'autore sulla canzone. Il produttore ribattè offrendo di restituire l'onorario che gli spettava e al diavolo la sessione.
La lite quasi mandò all'aria il momento più gloriosa di una sessione gloriosa. Elvis finì con il registrare "Suspicious Minds" alla fine dellaprima sessione a Mephis. La versione di Elvis fece sembrare l'originale di Mark James, debole. Chips afferma: "I nostri arrangiamenti erano simili a quelli del disco di Mark (se non quasi uguali); ma noi avevamo la voce di Presley. Presley era un grande cantante, eccome. Lui si che poteva vendere una canzone."
Anche se la dissolvenza aggiunta da Felton Jarvis non piacque molto a Moman, "Suspicoius Minds" diventò il primo numero uno di Elvis negli Stati Uniti dopo sette anni. E anche l'ultimo.
Questa canzone divenne il nucleo di tutti i suoi concerti.
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Re: Una Canzone una storia
By Perla
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=i0EUQd7zzZc[/youtube]
GOOD TIME CHARLIE'S GOT THE BLUES
13 DICEMBRE 1973, STAX STUDIOS, MEMPHIS
Interpretare i motivi per cui Elvis ha dimenticato di inserire delle cose in questa ballata, è facile almeno quanto interpretare quelle che ha cantato.
Infatti manca una strofa: "I take the pills to ease the pain/ Cant't find the thing to ease my brain". (Prendo le pillole per alleviare il dolore/ non riesco a trovare la cosa che mi faccia smettere di pensare"). Era troppo vicina alla verità per un uomo che incideva un pezzo melodico dopo l'altro. Tutti apparentemente collegati al fallimento del suo matrimonio? Forse.
Dato però che si trattava di Elvis, d'altra parte, potrebbe aver semplicemente dimenticato una strofa; l'aveva appena fatto nell'incisione precedente, Loving Arms.
Questo fu l'unico successso dell'autore Danny O'Keefe; fu inciso in tre occasioni distinte e poi raggiunse il successo nel 1972, cinque anni dopo la prima registrazione. Si tratta della malinconica storia di un uomo che non riesce a crescere.
Rasentando a momenti l'autocommiserazione, la versione pubblicata (sostituita dalla versione rimasterizzata nel formato CD di "Promised Land") ha un gusto dolceamaro, uguagliato solo dalla versione di Elvis della canzone "Thinking About You" di Tim Baty, incisa nella stessa occasione.
Gli accordi di chitarra di James Burton infondono una certa malinconia al pezzo, mentre il supporto vocale di JD Summer e degli Stamps crea lo spazio perchè Elvis possa farsi carico del fardello emotivo: lascia la porta leggermente aperta, lasciando intendere che in effetti per Charlie non è finita, e che la tristezza potrebbe passare. Elvis spesso cantava "Good Time Charlie" sul palco, anche all'apertura della stagione estiva del 1974 all'Hilton.
Nel punto in cui il testo fa riferimento alla perdita della moglie, Elvis ironizzava, con un dispiacere che sembrava genuino: "Questo l'ho già fatto". Al verso successivo, quello relativo al perdere la vita, aggiungeva con una risatina: "Ho già quasi fatto anche quello".
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kCii4ZWxnl8[/youtube]
BLUE MOON OF KENTUCKY
6 LUGLIO 1954, SUN STUDIOS, MEMPHIS
Come affermò giustamente Greil Marcus, Elvis non avrebbe potuto incidere la sua versione del classico bluegrass di Bill Monroe, Blue Moon Of Kentucky, se non avesse inciso "That's All Right".
Avendo abbattuto una barriera tingendo il blues di un sapore country, era facile commettere un altro sacrilegio.
Comunque, l'impudenza in questo caso fu anche più grave. Anche se il bluegrass era stato inventato solo negli anni Quaranta, in gran parte da Monroe stesso, era già tra i generi più tradizionali, ed era caratterizzato da un numero limitato di strumenti acustici a corda e da testi nostalgici che vagheggiavano di un'era preindustriale.
Questa volta Bill Black fu la fonte di ispirazione; la sua parodia in falsetto di Monroe fu così contagiosa che Elvis e Scotty si sentirono obbligati a ripeterla.
Elvis conosceva e amava "Blue Moon Of Kentucky" fin da quando l'aveva sentita alla radio a Tupelo.
La sua scarsa esperienza in campo musicale tornò a loro vantaggio mentre si accingevano a registrarla, con il supporto di Phillips, velocizzata da un valzer a un tempo di 4/4.
La voce di Elvis, sfumata al blues e rifinita da diverse prove di incisione, possiede una certa vena di mistero, che presagisce la misteriosa creatura notturna che sarebbe poi diventata.
Elvis si rese conto dell'audacia che avevano fatto quando prese parte, e fu l'unica volta, al Grand Ole Opry, e vide che anche Monroe era in cartellone.
Il fatto che Elvis si presentò e si scusò per aver realizzato la canzone in questo modo ci fa pensare che gli fosse giunta voce delle lamentele di Monroe, che sosteneva che Elvis gli avesse "<i>rovinato la canzone</i>"!
Monroe si comportò in modo diplomatico e disse al giovane cantante "se ti può aiutare a rompere il ghiaccio sono dalla tua al cento per cento".
Fece un ulteriore complimento a Elvis incidendola con lo stesso stile, ammettendo, ( -_- ) <i>"dopo un pò è arrivata a piacermi".</i>
In cambio la versione che Elvis incise nel 1970 di un altro brano di Monroe, "Little Cabin On The Hill", dimostra senza ombra di dubbio la sua simpatia verso il bluegrass e verso il suo fondatore.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=i0EUQd7zzZc[/youtube]
GOOD TIME CHARLIE'S GOT THE BLUES
13 DICEMBRE 1973, STAX STUDIOS, MEMPHIS
Interpretare i motivi per cui Elvis ha dimenticato di inserire delle cose in questa ballata, è facile almeno quanto interpretare quelle che ha cantato.
Infatti manca una strofa: "I take the pills to ease the pain/ Cant't find the thing to ease my brain". (Prendo le pillole per alleviare il dolore/ non riesco a trovare la cosa che mi faccia smettere di pensare"). Era troppo vicina alla verità per un uomo che incideva un pezzo melodico dopo l'altro. Tutti apparentemente collegati al fallimento del suo matrimonio? Forse.
Dato però che si trattava di Elvis, d'altra parte, potrebbe aver semplicemente dimenticato una strofa; l'aveva appena fatto nell'incisione precedente, Loving Arms.
Questo fu l'unico successso dell'autore Danny O'Keefe; fu inciso in tre occasioni distinte e poi raggiunse il successo nel 1972, cinque anni dopo la prima registrazione. Si tratta della malinconica storia di un uomo che non riesce a crescere.
Rasentando a momenti l'autocommiserazione, la versione pubblicata (sostituita dalla versione rimasterizzata nel formato CD di "Promised Land") ha un gusto dolceamaro, uguagliato solo dalla versione di Elvis della canzone "Thinking About You" di Tim Baty, incisa nella stessa occasione.
Gli accordi di chitarra di James Burton infondono una certa malinconia al pezzo, mentre il supporto vocale di JD Summer e degli Stamps crea lo spazio perchè Elvis possa farsi carico del fardello emotivo: lascia la porta leggermente aperta, lasciando intendere che in effetti per Charlie non è finita, e che la tristezza potrebbe passare. Elvis spesso cantava "Good Time Charlie" sul palco, anche all'apertura della stagione estiva del 1974 all'Hilton.
Nel punto in cui il testo fa riferimento alla perdita della moglie, Elvis ironizzava, con un dispiacere che sembrava genuino: "Questo l'ho già fatto". Al verso successivo, quello relativo al perdere la vita, aggiungeva con una risatina: "Ho già quasi fatto anche quello".
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kCii4ZWxnl8[/youtube]
BLUE MOON OF KENTUCKY
6 LUGLIO 1954, SUN STUDIOS, MEMPHIS
Come affermò giustamente Greil Marcus, Elvis non avrebbe potuto incidere la sua versione del classico bluegrass di Bill Monroe, Blue Moon Of Kentucky, se non avesse inciso "That's All Right".
Avendo abbattuto una barriera tingendo il blues di un sapore country, era facile commettere un altro sacrilegio.
Comunque, l'impudenza in questo caso fu anche più grave. Anche se il bluegrass era stato inventato solo negli anni Quaranta, in gran parte da Monroe stesso, era già tra i generi più tradizionali, ed era caratterizzato da un numero limitato di strumenti acustici a corda e da testi nostalgici che vagheggiavano di un'era preindustriale.
Questa volta Bill Black fu la fonte di ispirazione; la sua parodia in falsetto di Monroe fu così contagiosa che Elvis e Scotty si sentirono obbligati a ripeterla.
Elvis conosceva e amava "Blue Moon Of Kentucky" fin da quando l'aveva sentita alla radio a Tupelo.
La sua scarsa esperienza in campo musicale tornò a loro vantaggio mentre si accingevano a registrarla, con il supporto di Phillips, velocizzata da un valzer a un tempo di 4/4.
La voce di Elvis, sfumata al blues e rifinita da diverse prove di incisione, possiede una certa vena di mistero, che presagisce la misteriosa creatura notturna che sarebbe poi diventata.
Elvis si rese conto dell'audacia che avevano fatto quando prese parte, e fu l'unica volta, al Grand Ole Opry, e vide che anche Monroe era in cartellone.
Il fatto che Elvis si presentò e si scusò per aver realizzato la canzone in questo modo ci fa pensare che gli fosse giunta voce delle lamentele di Monroe, che sosteneva che Elvis gli avesse "<i>rovinato la canzone</i>"!
Monroe si comportò in modo diplomatico e disse al giovane cantante "se ti può aiutare a rompere il ghiaccio sono dalla tua al cento per cento".
Fece un ulteriore complimento a Elvis incidendola con lo stesso stile, ammettendo, ( -_- ) <i>"dopo un pò è arrivata a piacermi".</i>
In cambio la versione che Elvis incise nel 1970 di un altro brano di Monroe, "Little Cabin On The Hill", dimostra senza ombra di dubbio la sua simpatia verso il bluegrass e verso il suo fondatore.
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Re: Una Canzone una storia
( da : "Love me Tender: la storia dietro le canzoni preferite" di Max Cryer)
Elvis non avrebbe avuto una delle sue migliori hit, se la famiglia Poulton, nel 1935, non avesse lasciato l’inghilterra, alla ricerca di una nuova vita.
Trasferitasi a Lansburgh, New York, fu qui che il giovane George, iniziò a studiare pianoforte e violino.
A 12 anni provò anche a comporre;
neglie anni successivi, pubblicò 20 sue canzoni.
Fra queste compose una semplice ballata d’amore, che racconta di una donna dai capelli lucenti, affidandosi al testo del paroliere William Fosdick Whiteman.
La canzone venne pubblicata nel 1861 con il titolo di "Aura Lee".
La canzone ottenne un’inaspettata popolarità soprattutto fra i cadetti di West Point, e ben presto fu riscritta da Becklaw LW, e intitolata “Esercito Bluâ€.
Durante la guerra civile americana, questa canzone fu fra le più richieste dalle truppe di entrambi gli schieramenti.
Dal 1936 in poi, fu anche utilizzata in diversi film, fra cui anche "l’ultimo dei moschettieri"
del 1952.
Tutto questo fino al fatidico incontro con il Re.
Sull’onda dei suoi successi, Elvis era ormai una stella in ascesa, e come tale, cominciava a muovere i primi passi nel cinema.
Nel 1956 girò "Love me tender" e cantò la sua prima ballata.
Serviva una melodia, e "Aura Lee" sembrava l’ideale;
non servivano cambiamenti, ma solo nuove parole.
Il direttore musicale del film, Ken Darby, si affidò alle capacità di paroliere della moglie e dello stesso Elvis.
Nacque il brano “Love me Tenderâ€.
Elvis lo registrò nell’agosto del 1956, su un grande palcoscenico, senza il supporto di band o cantanti.
La seconda track fu quella buona.
E diventò numero uno nelle classifiche, rimanendoci per 5 settimane consecutive.
Non fu questo il solo esempio di riarrangiamento di vecchie canzoni:
"Wooden Heart" nasce da nuove parole sulla tradizonale melodia tedesca di "Muss Ich Denn";
il francese "Plasir d’amour" diventa "Can't Help Falling in Love";
e non si possono dimenticare, "It's Now or Never" ( "o' sole mio") e "Surrender" ( anche se in questo caso, si discosta maggiormente come musica dall'originale "Torna a Surriento").
Dopo Elvis, altri artisti si sono cimentati con "Love me tender":
Connie Francis, The Platters, Tony Bennett, Marty Robbins, Kenny Rogers, Engelbert Humperdinck, Paul Anka, Ray Conniff, Linda Ronstadt e anche Frank Sinatra.
Nessuno però, è riuscito più a cantare ed interpretare, questa semplice ballata, come fece Elvis.
Elvis non avrebbe avuto una delle sue migliori hit, se la famiglia Poulton, nel 1935, non avesse lasciato l’inghilterra, alla ricerca di una nuova vita.
Trasferitasi a Lansburgh, New York, fu qui che il giovane George, iniziò a studiare pianoforte e violino.
A 12 anni provò anche a comporre;
neglie anni successivi, pubblicò 20 sue canzoni.
Fra queste compose una semplice ballata d’amore, che racconta di una donna dai capelli lucenti, affidandosi al testo del paroliere William Fosdick Whiteman.
La canzone venne pubblicata nel 1861 con il titolo di "Aura Lee".
La canzone ottenne un’inaspettata popolarità soprattutto fra i cadetti di West Point, e ben presto fu riscritta da Becklaw LW, e intitolata “Esercito Bluâ€.
Durante la guerra civile americana, questa canzone fu fra le più richieste dalle truppe di entrambi gli schieramenti.
Dal 1936 in poi, fu anche utilizzata in diversi film, fra cui anche "l’ultimo dei moschettieri"
del 1952.
Tutto questo fino al fatidico incontro con il Re.
Sull’onda dei suoi successi, Elvis era ormai una stella in ascesa, e come tale, cominciava a muovere i primi passi nel cinema.
Nel 1956 girò "Love me tender" e cantò la sua prima ballata.
Serviva una melodia, e "Aura Lee" sembrava l’ideale;
non servivano cambiamenti, ma solo nuove parole.
Il direttore musicale del film, Ken Darby, si affidò alle capacità di paroliere della moglie e dello stesso Elvis.
Nacque il brano “Love me Tenderâ€.
Elvis lo registrò nell’agosto del 1956, su un grande palcoscenico, senza il supporto di band o cantanti.
La seconda track fu quella buona.
E diventò numero uno nelle classifiche, rimanendoci per 5 settimane consecutive.
Non fu questo il solo esempio di riarrangiamento di vecchie canzoni:
"Wooden Heart" nasce da nuove parole sulla tradizonale melodia tedesca di "Muss Ich Denn";
il francese "Plasir d’amour" diventa "Can't Help Falling in Love";
e non si possono dimenticare, "It's Now or Never" ( "o' sole mio") e "Surrender" ( anche se in questo caso, si discosta maggiormente come musica dall'originale "Torna a Surriento").
Dopo Elvis, altri artisti si sono cimentati con "Love me tender":
Connie Francis, The Platters, Tony Bennett, Marty Robbins, Kenny Rogers, Engelbert Humperdinck, Paul Anka, Ray Conniff, Linda Ronstadt e anche Frank Sinatra.
Nessuno però, è riuscito più a cantare ed interpretare, questa semplice ballata, come fece Elvis.
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Re: Una Canzone una storia
By France
A PROPOSITO DI LOVE ME TENDER.......
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8XA1w90_UpY[/youtube]
29 GIUGNO 1968, NBC STUDIOS, COMEBACK SPECIAL
Forse per gran parte dei fan, la versione di Love Me Tender, sarà sempre quella incisa dal Elvis il 24 agosto 1968 sul palco della Twntieth Century Fox. Questa versione sarebbe probavilmente diventata la numero uo anche senza l'aiuto dell'ominimi film (uscito in Italia col titolo Fratelli Rivali).
Nel giugno 1968, però, si può assistere a un fenomeno molto ricorrente nella carriera di Elvis ma spersso molto raro nella carriera di molti artisti: non sempre le cose vengono svolte perfettamente la prima volta. Infatti il trentatrenne cantant era impegnato a risollevae la propria carriera davanti ad un pubblico selezionato (sal cui interno c'era anche lsua moglia Priscilla). Dopo un'esecuzione stra-velce di Blue Suede Shoes decise di riprendere fiato e si cimentò in una versione di Love Me Tender di oltre 3 minuti. La sua voce è più prfonda e ricca rispetto a dodici anni prima e anche se l'orchestra in alcuni punti è leggermente esagerata, è un piacere unico ascoltarla fino alla conclusione.
Elvis qui seduce il pubblico, gli ascoltatori, le telecamere, tutti. Davvero una versione al pari con il classico singolo del 1956.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=QF1i0icLM9k[/youtube]
12 GENNAIO 1964, RCA STUDIO B, NASCHVILLE
In tutto il 1964, Elvis incise solo tre canzoni che non erano scritte apposta per i suoi film. Tra queste c'era anche It Hurts Me che svolgeva un ruolo da comprimario nel singolo Kissin' Cousins. Rimane comunque il migliore lato B di Elvis in assoluto.
Scritt ufficialmente da Joy Byers e Charlie Daniels (che poi scrisse The Devil Went Down To Georgia), "It Hurts Me" fu scritta in realtà in parte anche dal marito della Byers, Bob Johnson che ebbe il marito di aver portato Bob Dylan a Nashville.
Anche se il materiale che veniva offerto a Elvis era grezzo e al di sotto delle sue potenzialità , egli si cimentò ad eseguire quest pezzo con grande concentrazione e rabbia (la stessa che poi utilizzò per incidere 5 anni più tardi Long Black Limousine). Una canzone d'amore, dunque, che Elvis canta con rabbia.
Bello sarebbe stato se durante quell'anno avesse inciso altre tre o quattro pezzi del genere da cantare con questa passione; in questo modo Elvis avrebbe potuto arginare l'ondata beat britannica. Passarono invece due anni prima di risentirlo cantare con tanta passione (con il brano Love Letters), ma in un periodo in cui quasi nessuno ascoltava più Elvis.
Elvis riprese questo brano quattro anni più tardi durante le prove del Comeback, in una versione davvero interessante.
Ecco la versione di It Hurts Me del 1968 in una versione inedita uscita quest'anno nell'edizione del quarantennale del Comaback:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=51gVYFvh_L0[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=sw-8HRjuLpk[/youtube]
26 MAGGIO 1966, RCA STUDIO B, NASHVILLE.
Il fatto che Tomorrow Is A Long Time si trovi come bonus track nell'album Spinout ci capire come la macchina che girava intorno a Elvis avesse perso in quel priodo in contatto con la realtà . Si tratta di una cover di un pezzo famoso di Bob Dylan. Elvis era particolarmente ispirato quel giorno; dopo aver inciso tre gospel che possiamo definire già classici, dopo appena tre takes sentiva di avere già il brano in pugno. Non aveva mai cantato un pezzo di Bob Dylan in studio. Cinque anni dopo avrebbe inciso una versione davvero sfrontata di Don't Think Twice It's All Right.
Bob Dylan disse che l'album Spinout era il suo preferito di Elvis e sentendo questa sua cover li piacque molto ("...era molto semplice; solo il ragazzo e le chitarre.")
Il grande effetto acustico con la chitarra è opera di Charlie McCoy che aveva suonato con Dylan in Blonde On Blonde.
Tommoro Is A Long Time non è un brano commerciale e sicuramente sorprese tutti quando uscì nel 1966, in un periodo in cui Elvis era ormai considerato un reperto archeologico :unsure:
Davvero una bella incisione
A PROPOSITO DI LOVE ME TENDER.......
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8XA1w90_UpY[/youtube]
29 GIUGNO 1968, NBC STUDIOS, COMEBACK SPECIAL
Forse per gran parte dei fan, la versione di Love Me Tender, sarà sempre quella incisa dal Elvis il 24 agosto 1968 sul palco della Twntieth Century Fox. Questa versione sarebbe probavilmente diventata la numero uo anche senza l'aiuto dell'ominimi film (uscito in Italia col titolo Fratelli Rivali).
Nel giugno 1968, però, si può assistere a un fenomeno molto ricorrente nella carriera di Elvis ma spersso molto raro nella carriera di molti artisti: non sempre le cose vengono svolte perfettamente la prima volta. Infatti il trentatrenne cantant era impegnato a risollevae la propria carriera davanti ad un pubblico selezionato (sal cui interno c'era anche lsua moglia Priscilla). Dopo un'esecuzione stra-velce di Blue Suede Shoes decise di riprendere fiato e si cimentò in una versione di Love Me Tender di oltre 3 minuti. La sua voce è più prfonda e ricca rispetto a dodici anni prima e anche se l'orchestra in alcuni punti è leggermente esagerata, è un piacere unico ascoltarla fino alla conclusione.
Elvis qui seduce il pubblico, gli ascoltatori, le telecamere, tutti. Davvero una versione al pari con il classico singolo del 1956.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=QF1i0icLM9k[/youtube]
12 GENNAIO 1964, RCA STUDIO B, NASCHVILLE
In tutto il 1964, Elvis incise solo tre canzoni che non erano scritte apposta per i suoi film. Tra queste c'era anche It Hurts Me che svolgeva un ruolo da comprimario nel singolo Kissin' Cousins. Rimane comunque il migliore lato B di Elvis in assoluto.
Scritt ufficialmente da Joy Byers e Charlie Daniels (che poi scrisse The Devil Went Down To Georgia), "It Hurts Me" fu scritta in realtà in parte anche dal marito della Byers, Bob Johnson che ebbe il marito di aver portato Bob Dylan a Nashville.
Anche se il materiale che veniva offerto a Elvis era grezzo e al di sotto delle sue potenzialità , egli si cimentò ad eseguire quest pezzo con grande concentrazione e rabbia (la stessa che poi utilizzò per incidere 5 anni più tardi Long Black Limousine). Una canzone d'amore, dunque, che Elvis canta con rabbia.
Bello sarebbe stato se durante quell'anno avesse inciso altre tre o quattro pezzi del genere da cantare con questa passione; in questo modo Elvis avrebbe potuto arginare l'ondata beat britannica. Passarono invece due anni prima di risentirlo cantare con tanta passione (con il brano Love Letters), ma in un periodo in cui quasi nessuno ascoltava più Elvis.
Elvis riprese questo brano quattro anni più tardi durante le prove del Comeback, in una versione davvero interessante.
Ecco la versione di It Hurts Me del 1968 in una versione inedita uscita quest'anno nell'edizione del quarantennale del Comaback:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=51gVYFvh_L0[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=sw-8HRjuLpk[/youtube]
26 MAGGIO 1966, RCA STUDIO B, NASHVILLE.
Il fatto che Tomorrow Is A Long Time si trovi come bonus track nell'album Spinout ci capire come la macchina che girava intorno a Elvis avesse perso in quel priodo in contatto con la realtà . Si tratta di una cover di un pezzo famoso di Bob Dylan. Elvis era particolarmente ispirato quel giorno; dopo aver inciso tre gospel che possiamo definire già classici, dopo appena tre takes sentiva di avere già il brano in pugno. Non aveva mai cantato un pezzo di Bob Dylan in studio. Cinque anni dopo avrebbe inciso una versione davvero sfrontata di Don't Think Twice It's All Right.
Bob Dylan disse che l'album Spinout era il suo preferito di Elvis e sentendo questa sua cover li piacque molto ("...era molto semplice; solo il ragazzo e le chitarre.")
Il grande effetto acustico con la chitarra è opera di Charlie McCoy che aveva suonato con Dylan in Blonde On Blonde.
Tommoro Is A Long Time non è un brano commerciale e sicuramente sorprese tutti quando uscì nel 1966, in un periodo in cui Elvis era ormai considerato un reperto archeologico :unsure:
Davvero una bella incisione
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Re: Una Canzone una storia
Il 27 Agosto 1969, a Las Vegas, durante il suo show,
Elvis scoppia in una irrefrenabile risata, tanto contagiosa, che anche solo ascoltando l'audio, non si può far a meno di sorridere con lui!
La famosa "Laughing Version" di "Are you lonesome tonight" è contenuta dell'Ftd "All shook up".
Purtroppo non ci sono filmati di quello spettacolo...
Vi posto il video con le parole che Elvis pronuncia...
Ad un certo punto, cambia il testo e dice:
"Do you gaze at your bald head and wish you had hair".
(...hai dato un'occhiata alla tua testa calva e hai sperato fossero cresciuti i capelli..." capelli....)
Sonny West, racconta che in quell'occasione, mentre Elvis cantava e, come suoi solito, gli era venuto in mente di cambiare le parole,
una signora fra il pubblico alzandosi, aveva urtato un uomo, facendogli cadere il parrucchino ( molto in uso in quel periodo!!)
Elvis, vedendo la scena, non è più riuscito a terminare la canzone....e ha cominciato a ridere....
alla fine, rendendosi conto della battuta che aveva fatto ( involontariamente???)
dice:
"That's it man....
16 years right down in the drain...boy I tell you....
14 years just shot right there man...
I tell you!!!"
(..In 14 anni di carriera non sono mai caduto così in basso....ve lo dico io....)
e intanto ride a crepapelle!!!
Non siamo sicuri dell'attendibilità di quanto viene raccontato da Sonny West....
ma l'aneddoto da allora viene raccontato in questo modo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=XPQxf6nblDY[/youtube]
Elvis scoppia in una irrefrenabile risata, tanto contagiosa, che anche solo ascoltando l'audio, non si può far a meno di sorridere con lui!
La famosa "Laughing Version" di "Are you lonesome tonight" è contenuta dell'Ftd "All shook up".
Purtroppo non ci sono filmati di quello spettacolo...
Vi posto il video con le parole che Elvis pronuncia...
Ad un certo punto, cambia il testo e dice:
"Do you gaze at your bald head and wish you had hair".
(...hai dato un'occhiata alla tua testa calva e hai sperato fossero cresciuti i capelli..." capelli....)
Sonny West, racconta che in quell'occasione, mentre Elvis cantava e, come suoi solito, gli era venuto in mente di cambiare le parole,
una signora fra il pubblico alzandosi, aveva urtato un uomo, facendogli cadere il parrucchino ( molto in uso in quel periodo!!)
Elvis, vedendo la scena, non è più riuscito a terminare la canzone....e ha cominciato a ridere....
alla fine, rendendosi conto della battuta che aveva fatto ( involontariamente???)
dice:
"That's it man....
16 years right down in the drain...boy I tell you....
14 years just shot right there man...
I tell you!!!"
(..In 14 anni di carriera non sono mai caduto così in basso....ve lo dico io....)
e intanto ride a crepapelle!!!
Non siamo sicuri dell'attendibilità di quanto viene raccontato da Sonny West....
ma l'aneddoto da allora viene raccontato in questo modo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=XPQxf6nblDY[/youtube]
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