Premessa: non e' un topic normale questo. E' un po' strano (ihihhi come il sottoscritto ). A parte gli scherzi e' un'idea che mi frullava in testa da un po' e ho deciso di provare a metterla in pratica. Ascolto Elvis da ormai dodici anni e chi mi conosce sa che ho "quasi" tutto che riguarda la sua musica, i suoi concerti e altro ancora. Chi mi conosce sa che sono anche molto pingnolo nelle cose ( :D ihih). Percio', mentre ascoltavo un cd (uno dei tanti live di Las Vegas), ho pensato a quanto lavoro c'era dietro per mettere su concerti di quel calibro (mi riferisco ai primi anni 70). Da sempre mi piace mettere a confronto i vari concerti che Elvis ha fatto nel corso dei suoi anni. Vedere gli arrangiamenti diversi fatti anche su una stessa canzone (trasformata poi fino agli ultimi anni). Cosi' una delle mie passioni e' anche questa: ascoltare il cambiamento musicale.
Sappiamo che Elvis pretendeva tantissimo dai batteristi, dai pianisti e anche dai bassisti. Gli arrangiamenti piu' importanti venivano fatti da lui insieme a Glen Hardin (appunto il pianista). Il palcoscenico di Las Vegas e' stato senza dubbio il luogo dove Elvis a sperimentato meggiormente in funzione anche dei suoi interminabili tour. L'idea di questo topic e' cercare di analizzare alcune delle canzoni piu' famose eseguite in diversi periodi della sua carriera (ovviamente esecuzioni live 8-) ). Per farlo ovviamente bisogna cercare alcuni video su youtube e essere gia' informati su quale versione cercare. Io ,avendo tantissime versioni di infinite canzoni, ho inziato a fare postare alcuni video su youtube per poi postarli qui nel nostro forum. Vi dico subito che non sono video eccellenti...questa volta la loro finalita' e' di far ascoltare il pezzo (e non vedere il pezzo). Purtroppo youtube e' privo di versioni rare (solitamente troviamo pochissime rarita' e tantissimi altri video ben noti). Qui possiamo tutti divertirci ad analizzare ogni singola nota di ogni versione . Pronti? Cominciamo!
POLK SALAD ANNIE
Cominciamo forse dal pezzo piu' rockettaro e adrenalinico eseguito da Elvis. Polk salad e' ovviamente diventata leggenda. Scritta da Tony Joe White e' stato un successo nelle hit parade nell'estate 1969. Il piu' famoso pezzo dell'autore americano. Elvis incise altri due pezzi di White: For Ol' Time Sake e I Got A Thing About You Baby. Ma Polk Salad Annie resta la migliore in assoluto.
Elvis inizio' ad ascoltarla prima delle prove del secondo ingaggio per l'International Hotel di Las Vegas. Le prove per questo ingaggio inziarono circa una ventina di giorni prima dell'apertura (fissata per il 26 gennaio 1970). Il pezzo centrale degli arrangiamenti fu ovviamente il singolo di White.
Una volta iniziato l'ingaggio Elvis rinnovava il repertorio molto spesso durante le serate ma il pezzo centrale di tutti gli show era diventato Polk Salad Annie. Era bella per il ritmo, bella per le mosse con cui veniva arricchita da Elvis. Bella anche per l'arrangiamento fatto dal Re che ricalca lo stile funky dell'originale di White. L'orchestra guidata da Bobby Moars rispecchia la versione originale del singolo di White. Pure il batterista Bob Lanning e' perfetto. Elvis imita la tonalita' di Tony e inoltre riprende alcuni suoni strani con la voce. Secondo la critica, la migliore versione in assoluto del pezzo e' quella definitiva eseguita durante il febbraio 1970 (dico durante perche' in ogni concerto veniva eseguita sempre al meglio). Il monologo iniziale resta lo stesso di quello scritto da White anche nel momento in cui Elvis deve prenunciare "Polk Salad", la canzone viene leggermente fermata per dare spazio ad un piccolo cenno di mosse. Il bello di questa versione e' che Elvis non vuole lasciare andare il pezzo e lo riprende cantando "Ching Ching a Ching Ching". Ottima e' anche la scelta dell'interruzione del pezzo e la ripresa immediata sotto le note del basso di Jerry Sheff.
Il top di tutte le versioni e'quella del 17 febbraio 1970 (registrata anche da Felton Jarvis per il cd ELVIS- ON STAGE). Quasi cinque minuti di pure carica.
Elvis amava questa canzone e non aveva nessuna intenzione di abbandonarla. Anzi si concentra' ancora di piu' per modificare leggermente il ritmo. Nelle prove del That's The Way It Is dedico' moltissimo tempo a questa canzone. Il ritorno di Ronnie Tutt alla batteria fu l'elemento centrale di tutto l'arrangiamento. Era lui che riusciva a mettere in pratica il cambio di marcia che Elvis voleva imporre alla canzone. La differenza la sentiamo gia' nelle prove del 7 agosto all'International Hotel, ma la prova piu' significativa e' quella del concerto di apertura del 10 agosto 1970. La canzone ha un arrangiamento piu' "cattivo". Il basso di Jerry Sheff ha un volume leggermente piu' alto rispetto alle versioni passate ma e' fenomenale. Ronnie e Glen Hardin fanno il resto insieme a James Burton per accelerare il ritmo. Forse per l'emozione della prima sera (o forse semplicemente per la stanchezza), Elvis concluse prima la canzone. Non c'e' la ripresa, ma ci sono un sacco di mosse in piu'. E' lui che da il tempo alla batteria. Durante le serate successive l'arrangiamento venne limato ulteriormente fino ad arrivare al midnight show del 12 agosto dove (a mio avviso), Elvis esegui' la migliore versione di Polk (che poi e' il video che troviamo nel That's The Way It Is.
Quella che vi presento qui e' la versione dell'apertura. Si nota subito il cambiamento con l'esecuzione precedente.
Elvis si divertiva con questa canzone. Nel corso dello stesso ingaggio a Las Vegas, stravolse questa canzone. Ascoltando la versione qui sopra, si nota anche i colpi di batteria piu' accentuati quando Elvis dice "That's Polk Salad". Durante le serate successive Elvis si metteva a contare i colpi di batteria di Ronnie, fino a far diventare questa canzone uno stressante pezzo rock, ma sempre divertente.
Da qui in poi il pezzo non verra' mai abbandonato da Elvis (almeno fino a qualche settimana prima dell'Aloha). Nel 1971 torna a Las Vegas con lo stesso repertorio, senza nessun arrangiamento, con poca voglia di cantare ma con sempre Polk Salad nel taschino. La migliore versione forse del primo ingaggio (e forse di tutto l'anno) e' quella del dinner show del 27 gennaio. Molto cattiva e molto veloce. Il monologo iniziale scompare. La canzone viene velocizzata il doppio e le Sweet Inspirations si divertono a inventarsi cori davvero molto rockettari. E' forse una delle versione piu' cattive eseguite da Elvis. Bello e'pure il momento in cui la canzone viene interrotta per poi scivolare rapidamente nel finale.
Verso la fine del 1971 Elvis torno'a recitare il classico monologo e la canzone riprese i caratteri dell'agosto 1970. Questo accadde solo per poco tempo. L'intenzione di Elvis era di dedicarsi ad altre canzoni ma di non abbandonare mai questo pezzo (fra l'altro amatissimo del pubblico). Anche a causa dei primi problemi fisici, la canzone venne accorciata. Il monologo scomparve definitamente e con lui anche le classiche riprese a fine canzone. La prima rivoluzione avvenne nell'apertura di Las Vegas del 26 gennaio 1972. Le ulteriori modifiche avvennero pero' nel marzo 1972 (tra il 30 e il 31 del mese) durante le prove negli studi della RCA ad Hollywood per l'imminente tour che sarebbe iniziato il 4 aprile.
Dopo le prime due strofe viene introdotto l'assolo violento del basso di Jerry Sheff che rende ancora piu' cattivo il pezzo. La miglior versione e' quella del 9 aprile nel concerto dell'Hampton Roads.
Il periodo in cui Elvis abbandono' questa canzone fu il 1973. Per tutto questo anno Elvis non esegui' Polk Salad. Fu un anno molto piatto dal punto di vista musicale (se si esclude ovviamente i due concerti delle Hawaii). Il repertorio sia a Las Vegas che nei suoi tour era sempre lo stesso e forse si sentiva davvero la mancanza di un vero pezzo rock come era Polk.
Fu cosi' che Elvis (anche se non in formissima) torno' a riprendere questa canzone. Era il gennaio 1974 e tornava a cantare a Las Vegas dopo il suo ricoverò in ospedale dell'ottovre 1973. Quindi era un Elvis che cercava di riprendersi. Nella band c'era un componente nuovo: Duke Bardwell. Un buon bassista, anche se le sue qualita' non possono essere paragonate a quelle di Jerry Sheff. Con lui l'arrangiamento fu comunque molto interessante. Inanzitutto sembra che il ritmo sia a scatti. Una sorta di piccoli salti, accompagnati dalle note del basso di Duke. Come novità dopo la terza strofa, scompare l'assolo di basso (forse proprio per la mancanza di Jerry Sheff) e viene introdotto l'assolo di chitarra di James Burton sotto ai rullanti di Ronnie Tutt.
L'unica versione esistente di questo primo arrangiamento e' quella presente nell'FDT I Found My Thrill del 28 gennaio 1974 (sempre a Las Vegas).
Nel corso dell'anno 1974 Polk Salad Annie venne arrangiata ulteriormente. Il basso di Bardwell si addiceva sempre di piu' al tipo di novita' che vennero introdotte al pezzo. Durante il tour del giugno-luglio, venne aggiunto un elemento che poi avrebbe caratterizzato la canzone fino alla sua ultima esecuzione nel 1977. Dopo i primi accordi di James Burton insieme al basso e alla batteria viene fatta partire l'orchestra di Joe Guercio, in un bellissimo gioco di fiati che viene ripetuto due volte: all'inizio e dopo l'assolo di chiatarra di James (assolo che divenne parte stabile del pezzo).
Per motivi fisici, Elvis smise di cantare la canzone durante gli ultimi due mesi di lavoro del 1974 (settembre e ottobre). La riprese nel corso del 1975. Questa volta pero' al basso era tornato Jerry Sheff ed e' come se gli strumenti siano tornato ognuno al loro posto. Con Duke, sembrava che il basso (pur affascinante negli assoli) non fosse parte integrante dell'arrangiamento. Dava la sensazione di andare per un'altra strada rispetto a tutta l'orchestrazione. Jerry Sheff riusci' a ricomporre il tutto. L'unico problema era che la qualita' del suono durante la sua assenza era peggiorata. Era paggiorato anche il rapporto che Elvis aveva con la musica. Il volume del basso di Sheff era ora altissimo. Andava sopra a tutti gli strumenti; molte volte nelle varie registrazioni che ci sono in giro, sentiamo solo il basso e gli altri strumenti invece decorano semplicemente il pezzo.
C'e' pero' una versione che secondo me e' la piu' cattiva in assoluta. L'assolo dei fiati viene perfezionato e il basso (anche se molto alto come volume) non stona assolutamente. La versione in questione e' quella del dinner show del 13 dicembre 1975 all'Hotel Hilton.
Il finale del pezzo diventa sempre più lungo. A Elvis piaceva ci'. Il tamburello arricchisce il tutto: e' la ciliegina sulla torta. Anche durante il 1976 la canzone viene cantanta in gran parte dei concerti anche se non sempre. Le condizione di Elvis peggioravano di giorno in giorno e l'esecuzione di un pezzo del genere comportava uno spreco di energie e forze che lui cominciava a non avere piu'.
Nonostante questo un'altra perla arriva il 3 giugno 1976. Il video proviene da youtube ed e' davvero molto bello. L'audio è favoloso. Sentiamo ovviamente il tamburello che incalza sempre di piu' il ritmo. Il volume del basso di Sheff resta alto e la canzone non subisce sconvolgimenti importanti. Emerge un piccolo particolare che poi restera' inviariato fino alla fine. Verso la conclusione il ritmo rallenta violentemente lasciando in primo piano la chitarra di James insieme al coro delle Sweet.
Elvis non rinuncio' alla canzone neppure negli ultimi mesi della sua vita. Nonostante i suoi movimenti diventati quasi impercettibili l'arrangiamento che la TCB riesce a fare e' davvero impressionante. L'ultima registrazione che ci rimane e' quella del 23 aprile 1977 a Toledo. Elvis cantò Polk Salad solo altre pochissime volte: il 27 e il 30 aprile e poi la riprese il 26 maggio (l'ultima volta). L'arrangiamento e' piu' lento, ovviamente per consentire ad Elvis di stare al passo con la canzone. Anche se non puo' essere paragonata alla versione del febbraio 1970, sentiamo che Elvis da il massimo nella sua esecuzione. Spettacolare e' il momento in cui il ritmo rallenta e sentiamo la batteria di Ronnie in sottofondo insieme alla chitarra di James e al coro delle Sweet. Quello e' il punto centrale dell'ultimo arrangiamento fatto su questo pezzo.
PARTICULAR TAKES
Re: PARTICULAR TAKES
Avevi ragione Fra'..nn e' un topic normale..
E' semplicemente...fantastico!!! :o :o :o
Grande Fra' 8-)
E' semplicemente...fantastico!!! :o :o :o
Grande Fra' 8-)
Re: PARTICULAR TAKES
SWEET CAROLINE
Grande successo di Neil Diamond nel 1969, Elvis introdusse questa canzone a partire dall'ingaggio di Las Vegas del gennaio-febbraio 1970. Nel corso dei 60 concerti che fece in quel tour, Sweet Caroline era uno dei pezzi piu' attesi dal pubblico. E dobbiamo dire che l'arrangiamento di Elvis e di Glen Hardin fu molto semplice ma efficacie. Rispetto all'originale di Diamond, la versione di Elvis (e quella migliore risale al 16 febbraio 1970) e' molto piu' armoniosa. L'effetto base ovviamente e' il leggero suono della batteria di Bob Lanning che davvero si addice alla perfezione per questa canzone. Il ritornello "Sweet Caroline" nn era ancora molto pronunciato come lo sara' nel periodo successivo, ma Elvis accennava gia' qualche piccola mossa. L'orchestra di Bobby Morris e' arrangiata al punto giusto (anche se forse non e' al pari dell'arrangiamento che verra' fatto successivamente da Joe Guercio). La canzone appare molto lineare rispetto a come sara' in futuro (molto simile in alcuni punti, all'originale di Diamond).
Il cambiamento definitivo della canzone lo abbiamo nell'agosto 1970. Elvis voleva piu' ritmo e piu' energia. Infatti all'inizio la sua versione appariva come una semplice ballata. Viene smorzato il ritmo. La canzone riprende l'andatura originale solo nel momento del ritornello. Il bello dell'arrangiamento lo sentiamo fin dalle prime note, quando Elvis comincia a cantare. Anche i fiati questa volta sono molto più marcati e il triangolo si sente maggiormente. Il momento centrale della canzone e' quando Elvis pronuncia le parole "Sweet Caroline" immergendosi in una ripetizione di mosse davvero incredibili. Elvis la canto' per quasi tutto l'ingaggio. Le migliori versioni sono quelle del 10 e 12 agosto 1970 . Ecco la versione del 12 agosto. Sentite la differenza.
Elvis riprese la canzone anche durante il 1971. Per tutti e due gli ingaggi a Las Vegas (gennaio-febbraio e agosto-settembre) l'arrangiamento rimase identico a quello dell'agosto 1970. Possiamo sentire una rara versione del dinner show del 27 gennaio 1971, in cui Elvis accorcia la canzone bruscamente nel finale ripetendo solo una volta la strofa finale.
[youtube]=WcOGkXrD_yE[/youtube]
Per due anni Elvis non utilizzo' piu' questa canzone. Venne interpretata alla sorpresa nel gennaio 1974. In questo tour (di soltanto 15 giorni per le condizioni fisiche di Elvis) Elvis era tornato in buona forma rispetto alla pessima estate del 1973. Ripropose vecchi pezzi come ad esempio You've Lost That Loving Feeling, Polk Salad e anche Sweet Caroline. L'unica versione rara che abbiamo a disposizione proviene dal midnight show del 28 gennaio 1974 (FDT-I FOUND MY THRILL). Davvero molto bella, piena di adrenalina. Curioso e'il fatto che durante l'esecuzione Elvis si deconcentra e ripete due volte il finale. Il risultato e' la versione piu' lunga mai eseguita prima di Sweet Caroline.
Il ritmo e' leggermente aumentato rispetto alle versioni passate e sara' lo stesso che Elvis riutilizzera' in alcuni concerti (sempre a Las Vegas) nel dicembre 1976.
Ecco la versione del 28 gennaio 1974. Sentite la carica che trasmette 8-) .
Grande successo di Neil Diamond nel 1969, Elvis introdusse questa canzone a partire dall'ingaggio di Las Vegas del gennaio-febbraio 1970. Nel corso dei 60 concerti che fece in quel tour, Sweet Caroline era uno dei pezzi piu' attesi dal pubblico. E dobbiamo dire che l'arrangiamento di Elvis e di Glen Hardin fu molto semplice ma efficacie. Rispetto all'originale di Diamond, la versione di Elvis (e quella migliore risale al 16 febbraio 1970) e' molto piu' armoniosa. L'effetto base ovviamente e' il leggero suono della batteria di Bob Lanning che davvero si addice alla perfezione per questa canzone. Il ritornello "Sweet Caroline" nn era ancora molto pronunciato come lo sara' nel periodo successivo, ma Elvis accennava gia' qualche piccola mossa. L'orchestra di Bobby Morris e' arrangiata al punto giusto (anche se forse non e' al pari dell'arrangiamento che verra' fatto successivamente da Joe Guercio). La canzone appare molto lineare rispetto a come sara' in futuro (molto simile in alcuni punti, all'originale di Diamond).
Il cambiamento definitivo della canzone lo abbiamo nell'agosto 1970. Elvis voleva piu' ritmo e piu' energia. Infatti all'inizio la sua versione appariva come una semplice ballata. Viene smorzato il ritmo. La canzone riprende l'andatura originale solo nel momento del ritornello. Il bello dell'arrangiamento lo sentiamo fin dalle prime note, quando Elvis comincia a cantare. Anche i fiati questa volta sono molto più marcati e il triangolo si sente maggiormente. Il momento centrale della canzone e' quando Elvis pronuncia le parole "Sweet Caroline" immergendosi in una ripetizione di mosse davvero incredibili. Elvis la canto' per quasi tutto l'ingaggio. Le migliori versioni sono quelle del 10 e 12 agosto 1970 . Ecco la versione del 12 agosto. Sentite la differenza.
Elvis riprese la canzone anche durante il 1971. Per tutti e due gli ingaggi a Las Vegas (gennaio-febbraio e agosto-settembre) l'arrangiamento rimase identico a quello dell'agosto 1970. Possiamo sentire una rara versione del dinner show del 27 gennaio 1971, in cui Elvis accorcia la canzone bruscamente nel finale ripetendo solo una volta la strofa finale.
[youtube]=WcOGkXrD_yE[/youtube]
Per due anni Elvis non utilizzo' piu' questa canzone. Venne interpretata alla sorpresa nel gennaio 1974. In questo tour (di soltanto 15 giorni per le condizioni fisiche di Elvis) Elvis era tornato in buona forma rispetto alla pessima estate del 1973. Ripropose vecchi pezzi come ad esempio You've Lost That Loving Feeling, Polk Salad e anche Sweet Caroline. L'unica versione rara che abbiamo a disposizione proviene dal midnight show del 28 gennaio 1974 (FDT-I FOUND MY THRILL). Davvero molto bella, piena di adrenalina. Curioso e'il fatto che durante l'esecuzione Elvis si deconcentra e ripete due volte il finale. Il risultato e' la versione piu' lunga mai eseguita prima di Sweet Caroline.
Il ritmo e' leggermente aumentato rispetto alle versioni passate e sara' lo stesso che Elvis riutilizzera' in alcuni concerti (sempre a Las Vegas) nel dicembre 1976.
Ecco la versione del 28 gennaio 1974. Sentite la carica che trasmette 8-) .
Re: PARTICULAR TAKES
MYSTERY TRAIN / TIGER MAN
Mystery Train e' stata una delle prime canzoni incise da Elvis alla Sun Records nel 1954. Tiger Man invece venne eseguita per la prima volta nel COMEBACK SPECIAL del 1968. Li era stato presentato il testo e lui decise di inciderla live in pubblico, suonandola semplicemente con la chitarra elettrica di Scotty Moore e accompagnato da DJ Fontana che suonava sopra alla custodia di pelle nera di una delle chitarre utilizzate dai musicisti presente (fra cui anche Charlie Hodge).
Mystery Train e' stata recentemente classificata (dalla celebre rivista Rolling Stones) come tra le prime 50 canzoni del rock che hanno fatto la storia: precisamente al decimo posto. Forse il primo brano rock and roll della storia fu proprio quello anziche' That's All Right.
Se si ascolta Tiger Man, nella versione del Comeback, capiamo ben poco. L'arrangiamento e' molto artigianale e il pubblico e' entusiasta non tanto per la canzone ma per le mosse che Elvis faceva mentre suonava la chiatarra.
La decisione di fare un medley tra le due canzoni venne presa da Elvis mentre decideva il materiale di vecchi successi da riproporre in pubblico per il suo ritorno agli spettacoli dal vivo nell'agosto 1969. Insieme a James Burton (colonna portante della TCB), mise su una versione in puro stile rock and roll di due pezzi che combaciano davvero perfettamente. Anzi, sembra proprio una sola canzone. Dopo le prime due strofe di Mystery Train, Elvis lascia il passo al primo assolo di Burton e poi si cimenta in Tiger Man, con Ronnie Tutt che aumenta sensibilmente il ritmo della canzone. La canzone è molto divertente e davvero ben curata in ogni spettacolo e James Burton da il massimo anche nel secondo assolo, quello piu'impegnativo.
La versione che vi posto qui sotto risale al Midnight show del 24 agosto 1969. E' una bellissima canzone, ma ancora niente in confronto a quello che sarebbe diventata successivamente.
Mentre durante nelle versioni del 1969 Elvis suonava la chitarra di accompagnamento, nelle versioni dell'agosto 1970 si "limita" a tuffarsi in un turbine di mosse irresistibili. La canzone in questo periodo raggiunge il top del suo arrangiamento. A rendere speciale tutto e' la nuova batteria di Ronnie Tutt. Non e' piu' una singola batteria (come lo era stato durante il 1969), ma una dobbia batteria con due casse. E la differenza si sente. Si sente anche il tono del basso di Jerry Sheff leggermente piu'alto ma delizioso. La canzone e'ovviamente piu' spettacolare rispetto alla versione precedente. Elvis la curo' perfettamente nelle prime serate dell'ingaggio: la versione top (che e' quella che postero' qui sotto) e'quella del midnight show del 12 agosto, famosa per essere l'inizio del documentario That's The Way It Is.
I "giochi" che Ronnie porta avanti con la sua batteria, sono il frutto dei movimenti di Elvis: era lui che dirigeva l'orchestra e tutti lo seguono. Intatti restano gli assoli di di James Burton, anche se sono leggermente piu' veloci.
Dopo questa versione (e possiamo dire anche dopo il 12 agosto 1970), il medley Mistery Train/ Tiger Man non venne piu'eseguito con la stessa cura. Nello stesso ingaggio Elvis si limito' ad accennare solo Tiger Man lasciando perdere l'introduzione con Mystery Train. Divenne chiaramente un pezzo di secondo piano. Elvis la riutilizzo' in alcuni concerti nel gennaio-febbraio 1971, sempre a Las Vegas e continuo' a farlo anche alcune volte durante quell'anno. L'arrangiamento lo si sente anche con l'opening night del 26 gennaio (che vi posto qui sotto) e' molto trascurato e frettoloso rispetto alle due versioni precedenti, ma e' sempre un Elvis che mette tutto se stesso. Da notare e' che Elvis salta proprio un intero passaggio della versione completa e fara' cosi' fino alle ultime esecuzioni del 1977.
Elvis riprese questo medley durante il 1973, con delle esecuzioni davvero pessime. Cantava svogliato e anche fisicamente non era piu' quello dei tempi d'oro. Alcune esecuzioni di questo pezzo piu' impegnate, le troviamo durante il dicembre 1975 (periodo in cui Elvis torno' a immergersi in questo medley). Ovviamente non c'e' niente di paragonabile a quello che abbiamo sentito fin qui: la canzone e' velocizzata troppo, il basso di Jerry Sheff e' molto alto e Elvis ovviamente, lo si sente chiaramente, non era piu' in forma come un tempo. La novita' la troviamo nei fiati molto accentuati che all'inizio di Mystery Train imitano il suono del fischio di un treno.
La versione migliore con cui possiamo fare un confronto con quelle passate proviene dal dinner show del 13 dicembre 1975 (Las Vegas).
Elvis toro'a eseguire questo medley molto piu' speso durante le conclusioni dei concerti del 1976: era uno dei pochi pezzi rock and roll che era ancora in grado di cantare e li piaceva molto. Ma gli arrangiamenti in molte occasioni lasciarono molto a desiderare.
Durante il 1977 Elvis torno' raramente a riscorprire questo pezzo. In una delle ultime volte (che risale al mese di aprile ed e' la versione che postera' qui sotto) Elvis ci stupisce come ha sempre fatto durante la sua carriera: anche se stava male, anche se non era piu' in grado a mettere in pratica quei movimenti che lo avevano caratterizzato per buona parte della sua carriera artistica, il pezzo e' piacevole da ascoltare; il ritmo e' pu' lento rispetto al passato (proprio per consentire ad Elvis di eseguirlo dignitosamente) e ne viene fuori un buon arrangiamento.
Mystery Train e' stata una delle prime canzoni incise da Elvis alla Sun Records nel 1954. Tiger Man invece venne eseguita per la prima volta nel COMEBACK SPECIAL del 1968. Li era stato presentato il testo e lui decise di inciderla live in pubblico, suonandola semplicemente con la chitarra elettrica di Scotty Moore e accompagnato da DJ Fontana che suonava sopra alla custodia di pelle nera di una delle chitarre utilizzate dai musicisti presente (fra cui anche Charlie Hodge).
Mystery Train e' stata recentemente classificata (dalla celebre rivista Rolling Stones) come tra le prime 50 canzoni del rock che hanno fatto la storia: precisamente al decimo posto. Forse il primo brano rock and roll della storia fu proprio quello anziche' That's All Right.
Se si ascolta Tiger Man, nella versione del Comeback, capiamo ben poco. L'arrangiamento e' molto artigianale e il pubblico e' entusiasta non tanto per la canzone ma per le mosse che Elvis faceva mentre suonava la chiatarra.
La decisione di fare un medley tra le due canzoni venne presa da Elvis mentre decideva il materiale di vecchi successi da riproporre in pubblico per il suo ritorno agli spettacoli dal vivo nell'agosto 1969. Insieme a James Burton (colonna portante della TCB), mise su una versione in puro stile rock and roll di due pezzi che combaciano davvero perfettamente. Anzi, sembra proprio una sola canzone. Dopo le prime due strofe di Mystery Train, Elvis lascia il passo al primo assolo di Burton e poi si cimenta in Tiger Man, con Ronnie Tutt che aumenta sensibilmente il ritmo della canzone. La canzone è molto divertente e davvero ben curata in ogni spettacolo e James Burton da il massimo anche nel secondo assolo, quello piu'impegnativo.
La versione che vi posto qui sotto risale al Midnight show del 24 agosto 1969. E' una bellissima canzone, ma ancora niente in confronto a quello che sarebbe diventata successivamente.
Mentre durante nelle versioni del 1969 Elvis suonava la chitarra di accompagnamento, nelle versioni dell'agosto 1970 si "limita" a tuffarsi in un turbine di mosse irresistibili. La canzone in questo periodo raggiunge il top del suo arrangiamento. A rendere speciale tutto e' la nuova batteria di Ronnie Tutt. Non e' piu' una singola batteria (come lo era stato durante il 1969), ma una dobbia batteria con due casse. E la differenza si sente. Si sente anche il tono del basso di Jerry Sheff leggermente piu'alto ma delizioso. La canzone e'ovviamente piu' spettacolare rispetto alla versione precedente. Elvis la curo' perfettamente nelle prime serate dell'ingaggio: la versione top (che e' quella che postero' qui sotto) e'quella del midnight show del 12 agosto, famosa per essere l'inizio del documentario That's The Way It Is.
I "giochi" che Ronnie porta avanti con la sua batteria, sono il frutto dei movimenti di Elvis: era lui che dirigeva l'orchestra e tutti lo seguono. Intatti restano gli assoli di di James Burton, anche se sono leggermente piu' veloci.
Dopo questa versione (e possiamo dire anche dopo il 12 agosto 1970), il medley Mistery Train/ Tiger Man non venne piu'eseguito con la stessa cura. Nello stesso ingaggio Elvis si limito' ad accennare solo Tiger Man lasciando perdere l'introduzione con Mystery Train. Divenne chiaramente un pezzo di secondo piano. Elvis la riutilizzo' in alcuni concerti nel gennaio-febbraio 1971, sempre a Las Vegas e continuo' a farlo anche alcune volte durante quell'anno. L'arrangiamento lo si sente anche con l'opening night del 26 gennaio (che vi posto qui sotto) e' molto trascurato e frettoloso rispetto alle due versioni precedenti, ma e' sempre un Elvis che mette tutto se stesso. Da notare e' che Elvis salta proprio un intero passaggio della versione completa e fara' cosi' fino alle ultime esecuzioni del 1977.
Elvis riprese questo medley durante il 1973, con delle esecuzioni davvero pessime. Cantava svogliato e anche fisicamente non era piu' quello dei tempi d'oro. Alcune esecuzioni di questo pezzo piu' impegnate, le troviamo durante il dicembre 1975 (periodo in cui Elvis torno' a immergersi in questo medley). Ovviamente non c'e' niente di paragonabile a quello che abbiamo sentito fin qui: la canzone e' velocizzata troppo, il basso di Jerry Sheff e' molto alto e Elvis ovviamente, lo si sente chiaramente, non era piu' in forma come un tempo. La novita' la troviamo nei fiati molto accentuati che all'inizio di Mystery Train imitano il suono del fischio di un treno.
La versione migliore con cui possiamo fare un confronto con quelle passate proviene dal dinner show del 13 dicembre 1975 (Las Vegas).
Elvis toro'a eseguire questo medley molto piu' speso durante le conclusioni dei concerti del 1976: era uno dei pochi pezzi rock and roll che era ancora in grado di cantare e li piaceva molto. Ma gli arrangiamenti in molte occasioni lasciarono molto a desiderare.
Durante il 1977 Elvis torno' raramente a riscorprire questo pezzo. In una delle ultime volte (che risale al mese di aprile ed e' la versione che postera' qui sotto) Elvis ci stupisce come ha sempre fatto durante la sua carriera: anche se stava male, anche se non era piu' in grado a mettere in pratica quei movimenti che lo avevano caratterizzato per buona parte della sua carriera artistica, il pezzo e' piacevole da ascoltare; il ritmo e' pu' lento rispetto al passato (proprio per consentire ad Elvis di eseguirlo dignitosamente) e ne viene fuori un buon arrangiamento.
Re: PARTICULAR TAKES
BRINGING IT BACK
Improvvisamente durante il concerto conclusivo del 2 settembre 1974 all'Hotel Hilton, Elvis fece cantare diverse canzoni al suo nuovo gruppo vocale che aveva presentato per la prima volta in pubblico nel gennaio dello stesso anno: i Voice. Quell'ingaggio fu fatale per Elvis: il suo fisico peggioro' di sera in sera e in questo concerto lo possiamo sentire davvero affaticato. I Voice si cimentano in una bellissima versione di Danny Boy e verso la fine dello spettacolo cantano uno dei loro piu' grandi successi: Bringing It Back. L'esecuzione non ha nulla di particolare rispetto alla versione originale del gruppo. Elvis ogni tanto accenna il ritornello con voce molto bassa. Niente di particolare da dire su questa interpretazione ben cantata da Nealson (il leader del gruppo).
A Elvis piaceva molto questo pezzo. Nella session alla STAX (10-12marzo 1975) Elvis riutilizzo' la canzone. A ispirarlo fu la presenza del chitarrista Greg Gordon, l'autore della canzone. La differenza con l'esecuzione precedente e' imbarazzante: Elvis mette tutto se stesso. Si impegna e sente sua la canzone. La chitarra di Gordon e' adattissima. Anche se il pezzo viene eseguito in 3 veloci take l'arrangiamento e' molto accurato. E' forse una delle canzoni piu' belle cantate da Elvis anche se molti sottovalutano non solo il pezzo ma anche l'album da cui essa proviene (ELVIS TODAY). Se sentiamo la prima delle tre prove fatte notiamo subito che Elvis entra in sintonia con pezzo fin dall'inizio.
Il singolo insieme a Pieces Of My Life raggiunse nel settembre 1975 solo il 65esimo posto e l'album vendette solo 250.000 (il singolo di punta fu T.R.O.U.B.L.E che non entro'nelle top 40). Il flop dell'album forse lo si deve al fatto che Elvis arrivava dal successo di PROMISED LAND (album ralizzato nel dicembre 1973 ma uscito nel 1975): fu un grande successo con le vendite che salirono dopo anni di troppa tranquillita' . Il pubblico forse non si aspettava un album melodico come ELVIS TODAY. Eppure il coinvolgimento di Elvis lo si sente non solo in Bringing It Back ma in ogni canzone di quel cd.
Nonostante tutto, oggi Bringing It Back resta una delle canzoni piu' amate da ogni fan del Re. Possiamo sentirla nella versione definitiva. L'unico rammarico e'che Elvis non abbia mai deciso di cantarla (lui stesso) in pubblico .
Improvvisamente durante il concerto conclusivo del 2 settembre 1974 all'Hotel Hilton, Elvis fece cantare diverse canzoni al suo nuovo gruppo vocale che aveva presentato per la prima volta in pubblico nel gennaio dello stesso anno: i Voice. Quell'ingaggio fu fatale per Elvis: il suo fisico peggioro' di sera in sera e in questo concerto lo possiamo sentire davvero affaticato. I Voice si cimentano in una bellissima versione di Danny Boy e verso la fine dello spettacolo cantano uno dei loro piu' grandi successi: Bringing It Back. L'esecuzione non ha nulla di particolare rispetto alla versione originale del gruppo. Elvis ogni tanto accenna il ritornello con voce molto bassa. Niente di particolare da dire su questa interpretazione ben cantata da Nealson (il leader del gruppo).
A Elvis piaceva molto questo pezzo. Nella session alla STAX (10-12marzo 1975) Elvis riutilizzo' la canzone. A ispirarlo fu la presenza del chitarrista Greg Gordon, l'autore della canzone. La differenza con l'esecuzione precedente e' imbarazzante: Elvis mette tutto se stesso. Si impegna e sente sua la canzone. La chitarra di Gordon e' adattissima. Anche se il pezzo viene eseguito in 3 veloci take l'arrangiamento e' molto accurato. E' forse una delle canzoni piu' belle cantate da Elvis anche se molti sottovalutano non solo il pezzo ma anche l'album da cui essa proviene (ELVIS TODAY). Se sentiamo la prima delle tre prove fatte notiamo subito che Elvis entra in sintonia con pezzo fin dall'inizio.
Il singolo insieme a Pieces Of My Life raggiunse nel settembre 1975 solo il 65esimo posto e l'album vendette solo 250.000 (il singolo di punta fu T.R.O.U.B.L.E che non entro'nelle top 40). Il flop dell'album forse lo si deve al fatto che Elvis arrivava dal successo di PROMISED LAND (album ralizzato nel dicembre 1973 ma uscito nel 1975): fu un grande successo con le vendite che salirono dopo anni di troppa tranquillita' . Il pubblico forse non si aspettava un album melodico come ELVIS TODAY. Eppure il coinvolgimento di Elvis lo si sente non solo in Bringing It Back ma in ogni canzone di quel cd.
Nonostante tutto, oggi Bringing It Back resta una delle canzoni piu' amate da ogni fan del Re. Possiamo sentirla nella versione definitiva. L'unico rammarico e'che Elvis non abbia mai deciso di cantarla (lui stesso) in pubblico .
Re: PARTICULAR TAKES
YOU'VE LOST THAT LOVIN' FEELIN'
Grande successo dei Righteous Brothers, questa canzone divenne una delle pu' belle cover di Elvis di sempre. Durante le prove del That's The Way It is, Elvis si trovo' davanti il testo di questa canzone (che fu un grande successo del 1969) e inizio' a provarla insieme alla sua band. La prima esecuzione di questo pezzo avvenne il 24 luglio 1970 negli studi della MGM. Se la confrontiamo con l'originale dei Righteous Brothers notiamo che l'interpretazione e' molto simile: ancora non emerge l'arrangiamento che avrebbe fatto di questa canzone una delle piu' belle cantate da Elvis. Ovviamente tutti conoscono le prove del That's The Way It Is; e sappiamo che durante queste ultime Elvis e tutti i membri della TCB scherzarono tantissimo: provarono centinaia di canzoni ma non con la massima concentrazione. E lo sentiamo anche nella prima take di questa canzone. Elvis non e' in piena sintonia e non sembra metterci tutto il suo impegno; nonostante tutto si tratta di una versione rara e unica del materiale discografico lasciato da Elvis. Da notare anche la grande differenza rispetto alle versioni successive.
Elvis dopo questo primo approccio voleva creare un proprio arrangiamento. Voleva far proprio il pezzo. Nelle successive prove Elvis modifico' ogni singolo passaggio. Il cambiamento di ritmo (a meta' canzone) diventa il momento centrale e Elvis da un'interpretazione davvero magistrale. La differenza con la versione precedente e' ovviamente la presenza del coro. Nella versione che postero' tra pochissimo (che proviene dalla prova pomeridiana del 10 agosto 1970, prima dell'opening), le Sweet Inspirations rendono magica l'atmosfera. Elvis si impegna al massimo, e forse un'interpretazione cosi' perfetta li iruscira'soltanto poche altre volte nel corso delle giornate successive. La batteria di Ronnie e' l'elemento trainante del pezzo e la sentiamo particolarmente adrenalinica nel cambio di ritmo. Ora possiamo fare davvero un confronto con la versione dei Righteous Brothers e notiamo la grande differenza. Il pubblico amera' tantissimo questa canzone ed Elvis la fara' diventare uno degli elementi più importanti dei suoi spettacoli di Las Vegas.
Ecco la prova definitiva del pezzo (migliore rispetto all'esecuzione fatta lo stesso giorno nell'opening night; chi vuole puo' anche sentire il concerto ONE NIGHT IN VEGAS).
La canzone usci' nel cd omonimo del documentario. La versione che il pubblico ascolto' per la prima volta appartiene al midnight show del 12 agosto. Ma in tutte le ristampe fatte del cd (e anche l'FDT del 2008) non troviamo l'esecuzione per intero che contiene uno dei momenti piu' belli di tutti i concerti del Re. Finito il pezzo (eseguito bene come non mai), Elvis soddisfatto dall'esecuzione dei suoi musicisti riprende improvvisamente a cantarla dal momento in cui avviene il cambio di ritmo. La versione dura ben 6 minuti e l'unica volta che e' stata pubblicata fu nel 2000 nel triplo THAT'S THE WAY IT IS (per il trentennale del documentario).
Ecco il pezzo; ovviamente il meglio avviene dopo i quattro minuti e mezzo 8-) ......
Elvis riprese questa canzone nel 1971 ma non con la stessa passione con abbiamo potuto sentire fino ad ora. Accentuo' molto le mosse durante il pezzo (lo possiamo notare ascoltando la batteria di Ronnie che seguiva i movimenti di Elvis). Di particolarmente interessante c'e' poco: l'arrangiamento resta alcune volte quello di sempre, altre volte venne trascurato e Elvis concludeva il pezzo a meta' . La versione forse migliore di tutto l'anno proviene dal bellissimo cd ALL THINGS ARE POSSIBLE (27 gennaio 1971). Bello e' il momento del cambio-ritmo.
La prima parte del 1972 e' caratterizzata dalla mancanza di questa canzone. Elvis decise di reintrodurla in occasione del nuovo tour del giugno di quell'anno. E il la l'impegno e' sicuramente da paragonare alle prime versioni. Bellissima e' la versione fatta al Madison Square Garden nell'evening show del 10 giugno: Elvis stupisce anche se il pezzo e' gia' datato di bene 2 anni. Lo cantara' anche durante il successivo ingaggio a Las Vegas con interpretazioni di grandissimo livello.
Ecco la volte del Madison Square Garden (il ritmo e' leggermente piu' veloce rispetto alle prime versioni di Las Vegas 1970).
Per finire il commento su questa canzone c'e' da dire sempre alcune cose. Non venne cantata nel 1973, e forse e' un peccato (pensate un po' a cosa potevamo assistere guardando l'Aloha con questo pezzo inserito nella scaletta). Ma a sorpresa Elvis lo riprese durante i primi mesi del 1974. Questo secondo me e' stato l'anno che ha rappresentato il tentativo di riscatto di un Elvis che voleva riprendersi dopo i brutti momenti della sua vita privata (e anche musicale). Basta sentire l'FDT I FOUND MY THRILL per capirlo: sembra di essere tornati indietro nel tempo. Questo cd resta al momento l'unica prova per capire quello Elvis voleva fare , o meglio, che avrebbe voluto fare (poi i vari tour stressanti glielo impedirono).
Elvis stupisce di nuovo nel midnight show del 28 gennaio. Canta You've Lost That Lovin' Feelin' con un'energia superiore anche alla versione del Madison Square Garden. La voce e' tornata quasi quella di un tempo e anche se il bassista Badwer non convince pienamente, l'arrangiamento e' ottimo. Si tratta di una delle ultime volte in cui Elvis interpreta questo pezzo.
Ecco qua.
Grande successo dei Righteous Brothers, questa canzone divenne una delle pu' belle cover di Elvis di sempre. Durante le prove del That's The Way It is, Elvis si trovo' davanti il testo di questa canzone (che fu un grande successo del 1969) e inizio' a provarla insieme alla sua band. La prima esecuzione di questo pezzo avvenne il 24 luglio 1970 negli studi della MGM. Se la confrontiamo con l'originale dei Righteous Brothers notiamo che l'interpretazione e' molto simile: ancora non emerge l'arrangiamento che avrebbe fatto di questa canzone una delle piu' belle cantate da Elvis. Ovviamente tutti conoscono le prove del That's The Way It Is; e sappiamo che durante queste ultime Elvis e tutti i membri della TCB scherzarono tantissimo: provarono centinaia di canzoni ma non con la massima concentrazione. E lo sentiamo anche nella prima take di questa canzone. Elvis non e' in piena sintonia e non sembra metterci tutto il suo impegno; nonostante tutto si tratta di una versione rara e unica del materiale discografico lasciato da Elvis. Da notare anche la grande differenza rispetto alle versioni successive.
Elvis dopo questo primo approccio voleva creare un proprio arrangiamento. Voleva far proprio il pezzo. Nelle successive prove Elvis modifico' ogni singolo passaggio. Il cambiamento di ritmo (a meta' canzone) diventa il momento centrale e Elvis da un'interpretazione davvero magistrale. La differenza con la versione precedente e' ovviamente la presenza del coro. Nella versione che postero' tra pochissimo (che proviene dalla prova pomeridiana del 10 agosto 1970, prima dell'opening), le Sweet Inspirations rendono magica l'atmosfera. Elvis si impegna al massimo, e forse un'interpretazione cosi' perfetta li iruscira'soltanto poche altre volte nel corso delle giornate successive. La batteria di Ronnie e' l'elemento trainante del pezzo e la sentiamo particolarmente adrenalinica nel cambio di ritmo. Ora possiamo fare davvero un confronto con la versione dei Righteous Brothers e notiamo la grande differenza. Il pubblico amera' tantissimo questa canzone ed Elvis la fara' diventare uno degli elementi più importanti dei suoi spettacoli di Las Vegas.
Ecco la prova definitiva del pezzo (migliore rispetto all'esecuzione fatta lo stesso giorno nell'opening night; chi vuole puo' anche sentire il concerto ONE NIGHT IN VEGAS).
La canzone usci' nel cd omonimo del documentario. La versione che il pubblico ascolto' per la prima volta appartiene al midnight show del 12 agosto. Ma in tutte le ristampe fatte del cd (e anche l'FDT del 2008) non troviamo l'esecuzione per intero che contiene uno dei momenti piu' belli di tutti i concerti del Re. Finito il pezzo (eseguito bene come non mai), Elvis soddisfatto dall'esecuzione dei suoi musicisti riprende improvvisamente a cantarla dal momento in cui avviene il cambio di ritmo. La versione dura ben 6 minuti e l'unica volta che e' stata pubblicata fu nel 2000 nel triplo THAT'S THE WAY IT IS (per il trentennale del documentario).
Ecco il pezzo; ovviamente il meglio avviene dopo i quattro minuti e mezzo 8-) ......
Elvis riprese questa canzone nel 1971 ma non con la stessa passione con abbiamo potuto sentire fino ad ora. Accentuo' molto le mosse durante il pezzo (lo possiamo notare ascoltando la batteria di Ronnie che seguiva i movimenti di Elvis). Di particolarmente interessante c'e' poco: l'arrangiamento resta alcune volte quello di sempre, altre volte venne trascurato e Elvis concludeva il pezzo a meta' . La versione forse migliore di tutto l'anno proviene dal bellissimo cd ALL THINGS ARE POSSIBLE (27 gennaio 1971). Bello e' il momento del cambio-ritmo.
La prima parte del 1972 e' caratterizzata dalla mancanza di questa canzone. Elvis decise di reintrodurla in occasione del nuovo tour del giugno di quell'anno. E il la l'impegno e' sicuramente da paragonare alle prime versioni. Bellissima e' la versione fatta al Madison Square Garden nell'evening show del 10 giugno: Elvis stupisce anche se il pezzo e' gia' datato di bene 2 anni. Lo cantara' anche durante il successivo ingaggio a Las Vegas con interpretazioni di grandissimo livello.
Ecco la volte del Madison Square Garden (il ritmo e' leggermente piu' veloce rispetto alle prime versioni di Las Vegas 1970).
Per finire il commento su questa canzone c'e' da dire sempre alcune cose. Non venne cantata nel 1973, e forse e' un peccato (pensate un po' a cosa potevamo assistere guardando l'Aloha con questo pezzo inserito nella scaletta). Ma a sorpresa Elvis lo riprese durante i primi mesi del 1974. Questo secondo me e' stato l'anno che ha rappresentato il tentativo di riscatto di un Elvis che voleva riprendersi dopo i brutti momenti della sua vita privata (e anche musicale). Basta sentire l'FDT I FOUND MY THRILL per capirlo: sembra di essere tornati indietro nel tempo. Questo cd resta al momento l'unica prova per capire quello Elvis voleva fare , o meglio, che avrebbe voluto fare (poi i vari tour stressanti glielo impedirono).
Elvis stupisce di nuovo nel midnight show del 28 gennaio. Canta You've Lost That Lovin' Feelin' con un'energia superiore anche alla versione del Madison Square Garden. La voce e' tornata quasi quella di un tempo e anche se il bassista Badwer non convince pienamente, l'arrangiamento e' ottimo. Si tratta di una delle ultime volte in cui Elvis interpreta questo pezzo.
Ecco qua.
Re: PARTICULAR TAKES
Fra...ma quanto ne sai????? A me non basterebbe una vita intera per studiarmi tutto questo....
Complimenti! davvero!
Complimenti! davvero!
Re: PARTICULAR TAKES
LITTLE SISTER / GET BACK
Ascoltando il singolo Little Sister eseguito da Elvis nel 1960 (che poi divenne il numero uno in classifica), troviamo subito una certa affinita' in qualche accordo con Get Back dei Beatles. Anche se nel 1960 Little Sister era ben diversa da quella che dieci anni dopo sarebbe diventata, all'orecchio sentiamo una lontana somiglianza con il singolo dei quattro ragazzi inglesi.
Qunado nel 1970 usci' Let It Be (l'ultimo cd dei Beatles), Elvis rimase folgorato da Get Back; anche se i Beatles erano sempre stati i suoi avversari numero uno (basta pensare a cio' che accadde durante la metà degli anni 60 quando Elvis si dedicava ai suoi filmetti e bei quattro ragazzi erano entrati nella storia musicale), Elvis provo' una costante ammirazione per loro: prima di immergersi in Get Back, Elvis aveva gia' improvvisato una versione in studio di Hey Jude (che poi esegui' dal vivo unendola insieme a Yesterday, altro pezzo dei Bealtles); sempre nel 1970 avrebbe poi arrangiato Something che poi porto' fino al concerto delle Hawaii.
Insomma i Bealtles hanno fatto parte del patrimonio musicale di Elvis: e Get Back divenne un singolo favorito di Elvis.
Durante le prove per il That's The Way It Is venne improvvisata forse la parte piu' splendida di tutte le prove. Elvis aveva davanti lo spartito di Little Sister (insieme a questo c'erano anche altri versi successi come Don't e Baby Let's Play House) e improvvisÃo' una versione molto "cattiva": lui era alla chitarra elettrica di accompagnamento e poi dietro di lui troviamo la TCB al completo. Il ritmo che venne imposto alla canzone e' ben diverso da quello del 1960 e mentre Elvis canta le prime strofe di Little Sister improvvisa cimentandosi in Get Back; che si tratta di un' improvvisazione lo si sente da quello che accade durante la prova: verso il primo minuto e mezzo Elvis inizia a cantare Get Back ma il ritmo resta il solito di Little Sister. E' frutto di una semplice improvvisazione; Elvis aveva sentito la somiglianza fra le due canzoni e decise di unirle insieme. Se poi continuamo ad ascoltare l'esecuzione notiamo che anche i membri della TCB regolano l'arrangiamento e sentiamo James Burton che prende le note del pezzo dei Bealtles (con Ronnie che modifica leggermente il ritmo). La versione filmata nel That's The Way It Is e' stata tagliata: l'originale dura sei minuti e putroppo su youtube nn c'e' ma ho cercato di farvi un video (semplice semplice) con questa versione. Il pezzo lo potete trovare nel terzo cd dell'edizione speciale del That's The Way It Is (uscita nel 2000). Siamo nel 24 luglio 1970.
L'improvvisazione si sa, e' una delle caratteristiche maggiori che possedeva Elvis. Possiamo dire che quasi tutte le sessioni in studi nascevano per improvvisazioni: a Elvis venivano mostrati dei pezzi e lui sceglieva quale preferiva di piu'.
Gli spettacoli di Las Vegas (per i primi 2 anni) erano tutti improvvisati: c'era la scaletta da seguire, c'erano anche i classici monologhi che Elvis recitava sempre,ma quando era in forma si faceva trasportare dall'istinto. E la sera del 12 agosto 1970 mise in piedi il miglior concerto in assoluto fatto all'International Hotel. Dopo aver cantato la brillante Polk Salad (che e' quella che vediamo nel That's) e essersi tuffato tra il pubblico, Elvis esegui' alcuni vecchi classici del passato: parti' con One Night, poi Heartbreak Hotel e fini' con un Blues Suede Shoes e All Shook Up. Di solito avrebbe presentato l'orchestra e poi avrebbe finito con Bridge Over Trouble Water e dulcis in fundo Suspicious Minds.
Quella sera invece non voleva andarsene dal palco: prese la chitarra e una sedia e si mise a cantare quattro pezzi da seduto. Il primo che esegui' e' quello che ci interessa particolarmente: la miglior versione di Little Sister/Get Back. In Get Back anche s e Elvis si limita ad accennare il ritornello, sentiamo che tutti si impegnano al massimo (e grande e' l'arrangiamento vocale delle Sweet).
Eccolo qua.
Elvis canto'questo medley fino alla fine del 1972. Poi verso la fine della sua carriera si concentra' solo su Little Sister. Dopo la versione precedente l'arrangiamento divenne molto piu' semplice e poco curato, ma non privo di fascino. La versione migliore e' quella del 14 febbraio 1972 (sempre a Las Vegas). Bello e' l'assolo di James Burton e il finale di Ronnie Tutt. Elvis non era in formissima ma alla fine risulta una buona esecuzione.
Ascoltando il singolo Little Sister eseguito da Elvis nel 1960 (che poi divenne il numero uno in classifica), troviamo subito una certa affinita' in qualche accordo con Get Back dei Beatles. Anche se nel 1960 Little Sister era ben diversa da quella che dieci anni dopo sarebbe diventata, all'orecchio sentiamo una lontana somiglianza con il singolo dei quattro ragazzi inglesi.
Qunado nel 1970 usci' Let It Be (l'ultimo cd dei Beatles), Elvis rimase folgorato da Get Back; anche se i Beatles erano sempre stati i suoi avversari numero uno (basta pensare a cio' che accadde durante la metà degli anni 60 quando Elvis si dedicava ai suoi filmetti e bei quattro ragazzi erano entrati nella storia musicale), Elvis provo' una costante ammirazione per loro: prima di immergersi in Get Back, Elvis aveva gia' improvvisato una versione in studio di Hey Jude (che poi esegui' dal vivo unendola insieme a Yesterday, altro pezzo dei Bealtles); sempre nel 1970 avrebbe poi arrangiato Something che poi porto' fino al concerto delle Hawaii.
Insomma i Bealtles hanno fatto parte del patrimonio musicale di Elvis: e Get Back divenne un singolo favorito di Elvis.
Durante le prove per il That's The Way It Is venne improvvisata forse la parte piu' splendida di tutte le prove. Elvis aveva davanti lo spartito di Little Sister (insieme a questo c'erano anche altri versi successi come Don't e Baby Let's Play House) e improvvisÃo' una versione molto "cattiva": lui era alla chitarra elettrica di accompagnamento e poi dietro di lui troviamo la TCB al completo. Il ritmo che venne imposto alla canzone e' ben diverso da quello del 1960 e mentre Elvis canta le prime strofe di Little Sister improvvisa cimentandosi in Get Back; che si tratta di un' improvvisazione lo si sente da quello che accade durante la prova: verso il primo minuto e mezzo Elvis inizia a cantare Get Back ma il ritmo resta il solito di Little Sister. E' frutto di una semplice improvvisazione; Elvis aveva sentito la somiglianza fra le due canzoni e decise di unirle insieme. Se poi continuamo ad ascoltare l'esecuzione notiamo che anche i membri della TCB regolano l'arrangiamento e sentiamo James Burton che prende le note del pezzo dei Bealtles (con Ronnie che modifica leggermente il ritmo). La versione filmata nel That's The Way It Is e' stata tagliata: l'originale dura sei minuti e putroppo su youtube nn c'e' ma ho cercato di farvi un video (semplice semplice) con questa versione. Il pezzo lo potete trovare nel terzo cd dell'edizione speciale del That's The Way It Is (uscita nel 2000). Siamo nel 24 luglio 1970.
L'improvvisazione si sa, e' una delle caratteristiche maggiori che possedeva Elvis. Possiamo dire che quasi tutte le sessioni in studi nascevano per improvvisazioni: a Elvis venivano mostrati dei pezzi e lui sceglieva quale preferiva di piu'.
Gli spettacoli di Las Vegas (per i primi 2 anni) erano tutti improvvisati: c'era la scaletta da seguire, c'erano anche i classici monologhi che Elvis recitava sempre,ma quando era in forma si faceva trasportare dall'istinto. E la sera del 12 agosto 1970 mise in piedi il miglior concerto in assoluto fatto all'International Hotel. Dopo aver cantato la brillante Polk Salad (che e' quella che vediamo nel That's) e essersi tuffato tra il pubblico, Elvis esegui' alcuni vecchi classici del passato: parti' con One Night, poi Heartbreak Hotel e fini' con un Blues Suede Shoes e All Shook Up. Di solito avrebbe presentato l'orchestra e poi avrebbe finito con Bridge Over Trouble Water e dulcis in fundo Suspicious Minds.
Quella sera invece non voleva andarsene dal palco: prese la chitarra e una sedia e si mise a cantare quattro pezzi da seduto. Il primo che esegui' e' quello che ci interessa particolarmente: la miglior versione di Little Sister/Get Back. In Get Back anche s e Elvis si limita ad accennare il ritornello, sentiamo che tutti si impegnano al massimo (e grande e' l'arrangiamento vocale delle Sweet).
Eccolo qua.
Elvis canto'questo medley fino alla fine del 1972. Poi verso la fine della sua carriera si concentra' solo su Little Sister. Dopo la versione precedente l'arrangiamento divenne molto piu' semplice e poco curato, ma non privo di fascino. La versione migliore e' quella del 14 febbraio 1972 (sempre a Las Vegas). Bello e' l'assolo di James Burton e il finale di Ronnie Tutt. Elvis non era in formissima ma alla fine risulta una buona esecuzione.
Re: PARTICULAR TAKES
JUST PRETEND
Una delle piu' belle canzoni eseguite da Elvis (forse per troppo poco tempo) e' senza ombra dubbio Just Pretend. Elvis la scelse fra il grande materiale che li venne proposto durante i quattro giorni (4-8 giugno 1970) che dettero vita alla piu'importante session di Nashville fatta da Elvis. Elvis si trovo' davanti lo spartito della canzone (scritta da Doug Flett e Guy Fletcher) il 6 giugno. In soltante tre take il pezzo era gia' pronto. L'arrangiamento fatto dai musicisti di Naschville e' davvero ottimo e Elvis mette tutto se stesso nell'interpretazione del pezzo.
Molto bello e' sentire proprio la primissima take della canzone che troviamo nel nuovo FDT- THAT'S THE WAY IT IS. Notiamo subito con che facilità Elvis prende approccio con il testo e con il sentimento della canzone.
Senza passare al singolo definitivo, vorrei spostare l'attenzione sulla versione che venne fatta da Elvis insieme alla TCB durante le prove per il That's The Way It Is nel luglio 1970. Sembrano due versioni molto simili ma in realta' si puo' notare che in alcuni punti Elvis tende a liberarsi del ritmo statico del pezzo e insieme a Ronnie Tutt e a Glen Hardin viene realizzata una versione piu' fluida che poi sara' eseguita magistralmente dal vivo a Las Vegas.
Anche se caratterizzata da molti scherzi vocali fatti da Elvis, la versione precedente si avvicina molto a quella che io definirei come VERSIONE DEFINITIVA. Si tratta della versione del 11 agosto 1970 8show che e' stato ripreso per il documentario). Elvis canto' la canzone anche la serata successiva e altre volte durante lo stesso ingaggio, pero' questa versione che vi posto qui sotto, secondo me, e' la migliore in assoluto resa magica anche dall'organo in sottofondo). Il finale e' arrangiato da James Burton che sostituisce il piano con la sua chitarra. Peccato che nel cd That's The Way It Is non compaia la versione live ma quella fatta in studio, che forse e' un po' piu' debole rispetto a questa interpretazione.
Forse perche' il suo stato danimo cambio, o forse perche' non aveva piu' interesse per questo pezzo, non lo sappiamo, pero' Just Pretend non venne più eseguita dopo il 1970. Un vero peccato perche' in molti concerti avrebbe fatto la sua ottima figura. A sopresa pero', durante il punultimo ingaggio a Las Vegas 8quindici giorni durante il dicembre 1975), Elvis curo' molto il materiale a dispozione e re-introdusse dopo cinque anni Just Pretend. La canto' soltanto in due concerti: il 12 e il 13 dicembre 1975. Fa davvero uno strano effetto sentire la sua voce che non riesce piu' a toccare quelle note altissime ma che si impegna lo stesso e alla fine viene fuori una versione davvero splendida. Sono due rare esecuzione e secondo me la migliore e' quella del 12 dicembre.
Una delle piu' belle canzoni eseguite da Elvis (forse per troppo poco tempo) e' senza ombra dubbio Just Pretend. Elvis la scelse fra il grande materiale che li venne proposto durante i quattro giorni (4-8 giugno 1970) che dettero vita alla piu'importante session di Nashville fatta da Elvis. Elvis si trovo' davanti lo spartito della canzone (scritta da Doug Flett e Guy Fletcher) il 6 giugno. In soltante tre take il pezzo era gia' pronto. L'arrangiamento fatto dai musicisti di Naschville e' davvero ottimo e Elvis mette tutto se stesso nell'interpretazione del pezzo.
Molto bello e' sentire proprio la primissima take della canzone che troviamo nel nuovo FDT- THAT'S THE WAY IT IS. Notiamo subito con che facilità Elvis prende approccio con il testo e con il sentimento della canzone.
Senza passare al singolo definitivo, vorrei spostare l'attenzione sulla versione che venne fatta da Elvis insieme alla TCB durante le prove per il That's The Way It Is nel luglio 1970. Sembrano due versioni molto simili ma in realta' si puo' notare che in alcuni punti Elvis tende a liberarsi del ritmo statico del pezzo e insieme a Ronnie Tutt e a Glen Hardin viene realizzata una versione piu' fluida che poi sara' eseguita magistralmente dal vivo a Las Vegas.
Anche se caratterizzata da molti scherzi vocali fatti da Elvis, la versione precedente si avvicina molto a quella che io definirei come VERSIONE DEFINITIVA. Si tratta della versione del 11 agosto 1970 8show che e' stato ripreso per il documentario). Elvis canto' la canzone anche la serata successiva e altre volte durante lo stesso ingaggio, pero' questa versione che vi posto qui sotto, secondo me, e' la migliore in assoluto resa magica anche dall'organo in sottofondo). Il finale e' arrangiato da James Burton che sostituisce il piano con la sua chitarra. Peccato che nel cd That's The Way It Is non compaia la versione live ma quella fatta in studio, che forse e' un po' piu' debole rispetto a questa interpretazione.
Forse perche' il suo stato danimo cambio, o forse perche' non aveva piu' interesse per questo pezzo, non lo sappiamo, pero' Just Pretend non venne più eseguita dopo il 1970. Un vero peccato perche' in molti concerti avrebbe fatto la sua ottima figura. A sopresa pero', durante il punultimo ingaggio a Las Vegas 8quindici giorni durante il dicembre 1975), Elvis curo' molto il materiale a dispozione e re-introdusse dopo cinque anni Just Pretend. La canto' soltanto in due concerti: il 12 e il 13 dicembre 1975. Fa davvero uno strano effetto sentire la sua voce che non riesce piu' a toccare quelle note altissime ma che si impegna lo stesso e alla fine viene fuori una versione davvero splendida. Sono due rare esecuzione e secondo me la migliore e' quella del 12 dicembre.
Re: PARTICULAR TAKES
RECONSIDER BABY
Elvis incise in tutta la sua carriera due grandi pezzi blues: Reconsider Baby e Merry Christmas Baby. Noi ci concentriamo sulla prima. Venne eseguita "improvvisamente" il 4 aprile 1960 nello Studio B di Nashville a session ormai conclusa. Fu tutto improvviso. Elvis abbraccio' la suo chitarra acustica e introdusse i primi accordi di Reconsider Baby e poi tutti i musicisti lo seguorono. Il momento iniziale della registrazione ci permette di ascoltare le prime note del pezzo introdotte proprio da Elvis. Non era prevista nel programma. Era un vecchio pezzo blues anni 50 e a Elvis piaceva molto e non ci fu neppure bisogno di arrangiarla: venne da sola. Come avviene un pezzo blues. A renderla speciale c'e' ovviamente il sax di sottofondo e ovviamente il momento dell'assolo. Possiamo davvero sentire la passione che Elvis mette nell'esecuzione di questa canzone che a mio avviso supera anche il successivo pezzo blues che Elvis eseguira'(e che poi finira'tra i primi posti nella classfica blues nel 1971) undici anni dopo; sto parlando di Merry Christmas Baby.
Molti artisti blues, tra cui B.B King sostengono che Elvis poteva davvero dare molto al blues. E hanno ragione.
Forse ancora migliore dell'originale puo' essere considerata l'esecuzione live che Elvis improvviso' durante il modnight show di Las Vegas il 24 agosto 1969. Con voce ancora piu' matura Elvis incanta il pubblico. Eccola qui.
Nel 1972 Elvis riprese questo pezzo durante il primo dei due concerti del 10 giugno al Medison Square Garden. E l'arrangiamento fatto dalla TCB e l'assolo di James Burton sono davvero fantastici. Questo e' forse il momento pU' bello del concerto. Elvis annuncia il titolo della canzone a Charlie Hodge, il quale lo comunica ai musicisti e dopo qualche secondo, Elvis con voce splendida si concentra in una delle sue piu' belle esecuzioni. Glen al piano riprende le note della versione originale del 1960 e i fiati di Joe Guercio li troviamo nel posto giusto. Fu una sopresa che coinvolse tutti; anche gli stessi spettatori che non si aspettavano davvero un pezzo blues in quella sera: anche i Led Zeppelin che erano presenti al concerto rimasero a bocca aperta nel sentire il grande feeling che Elvis e la TCB avevano: suonare un pezzo blues sembra facile ma non lo e' affatto. Ecco il pezzo eseguito live a New York.
Verso la fine della sua carriera, Elvis riprese altre volte questo pezzo. Cio'avvenne durante il 1976 e il 1977. Quando stava bene, verso la fine di ogni concerto riprendeva la chitarra e si metteva a eseguire pezzi come Blue Christmas, That's All Right e anche Reconsider Baby. Una bellissima esecuzione e' quella dello storico concerto a Pittsburg il 31 dicembre 1976. Anche se l'audio non e' ottimo (il concerto proviene da un'audiance recording) possiamo sentire la buona interpretazione di un Elvis quasi rinato.
La riprese anche nel 1977 e come possiamo sentire da questa versione del febbraio di quell'anno Elvis era gia'ben lontano dalla condizione di salute di un paio di mesi prima. Comunque resta una buona esecuzione e dimostra il fatto che davvero Elvis avrebbe potuto dare tantissimo al padre di tutti i generi musicali: il blues.
Elvis incise in tutta la sua carriera due grandi pezzi blues: Reconsider Baby e Merry Christmas Baby. Noi ci concentriamo sulla prima. Venne eseguita "improvvisamente" il 4 aprile 1960 nello Studio B di Nashville a session ormai conclusa. Fu tutto improvviso. Elvis abbraccio' la suo chitarra acustica e introdusse i primi accordi di Reconsider Baby e poi tutti i musicisti lo seguorono. Il momento iniziale della registrazione ci permette di ascoltare le prime note del pezzo introdotte proprio da Elvis. Non era prevista nel programma. Era un vecchio pezzo blues anni 50 e a Elvis piaceva molto e non ci fu neppure bisogno di arrangiarla: venne da sola. Come avviene un pezzo blues. A renderla speciale c'e' ovviamente il sax di sottofondo e ovviamente il momento dell'assolo. Possiamo davvero sentire la passione che Elvis mette nell'esecuzione di questa canzone che a mio avviso supera anche il successivo pezzo blues che Elvis eseguira'(e che poi finira'tra i primi posti nella classfica blues nel 1971) undici anni dopo; sto parlando di Merry Christmas Baby.
Molti artisti blues, tra cui B.B King sostengono che Elvis poteva davvero dare molto al blues. E hanno ragione.
Forse ancora migliore dell'originale puo' essere considerata l'esecuzione live che Elvis improvviso' durante il modnight show di Las Vegas il 24 agosto 1969. Con voce ancora piu' matura Elvis incanta il pubblico. Eccola qui.
Nel 1972 Elvis riprese questo pezzo durante il primo dei due concerti del 10 giugno al Medison Square Garden. E l'arrangiamento fatto dalla TCB e l'assolo di James Burton sono davvero fantastici. Questo e' forse il momento pU' bello del concerto. Elvis annuncia il titolo della canzone a Charlie Hodge, il quale lo comunica ai musicisti e dopo qualche secondo, Elvis con voce splendida si concentra in una delle sue piu' belle esecuzioni. Glen al piano riprende le note della versione originale del 1960 e i fiati di Joe Guercio li troviamo nel posto giusto. Fu una sopresa che coinvolse tutti; anche gli stessi spettatori che non si aspettavano davvero un pezzo blues in quella sera: anche i Led Zeppelin che erano presenti al concerto rimasero a bocca aperta nel sentire il grande feeling che Elvis e la TCB avevano: suonare un pezzo blues sembra facile ma non lo e' affatto. Ecco il pezzo eseguito live a New York.
Verso la fine della sua carriera, Elvis riprese altre volte questo pezzo. Cio'avvenne durante il 1976 e il 1977. Quando stava bene, verso la fine di ogni concerto riprendeva la chitarra e si metteva a eseguire pezzi come Blue Christmas, That's All Right e anche Reconsider Baby. Una bellissima esecuzione e' quella dello storico concerto a Pittsburg il 31 dicembre 1976. Anche se l'audio non e' ottimo (il concerto proviene da un'audiance recording) possiamo sentire la buona interpretazione di un Elvis quasi rinato.
La riprese anche nel 1977 e come possiamo sentire da questa versione del febbraio di quell'anno Elvis era gia'ben lontano dalla condizione di salute di un paio di mesi prima. Comunque resta una buona esecuzione e dimostra il fatto che davvero Elvis avrebbe potuto dare tantissimo al padre di tutti i generi musicali: il blues.