I protagonisti degli anni 50: storie e video

I protagonisti musicali di quegli anni: dal Rock, al Soul, Al Blues e chi più ne ha più ne metta
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I protagonisti degli anni 50: storie e video

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Oltre ad Elvis, negli anni '50, assistiamo al nascere di uno stuolo di incredibili talenti....
inizio io....

Nat "King" Cole

Il musicista che si seppe meglio destreggiare nell'era di transizione dal blues al rhythm'n'blues fu Nat King Cole, primo cantante nero ad ottenere il pieno consenso del pubblico bianco.
Nato in Alabama, figlio di un predicatore battista, crebbe a Chicago, dove imparo` a suonare il piano, e ando` a cercare fortuna a Los Angeles nel 1937. Due anni dopo era titolare di un trio di swing commerciale (piano, chitarra, contrabbasso) che riscosse un notevole successo, e con cui anticipo' i combo del dopoguerra. I primi successi furono That Ain't Right (october 1941) e All For You (october 1942), ma la canzone che lo rese celebre come cantante fu Straighten Up And Fly Right (november 1943), a cui seguirono For Sentimental Reasons (august 1946), Harmony (august 1947), Lush Life (march 1949). In breve divenne protagonista di show radiofonici e di film.
A differenza di molti suoi colleghi, che scrivevano le proprie canzoni ma le portavano tutt'al piu` a un successo locale, Cole pote` eseguire direttamente le sue canzoni davanti al pubblico internazionale.
Si trattava comunque di ballate romantiche con arrangiamenti melliflui: Nature Boy (august 1947), il primo hit con l'orchestra invece del trio, Mona Lisa (march 1950), con l'orchestra di Les Baxter, Answer Me My Love (december 1953), A Blossom Fell (december 1954), Unforgettable (november 1956), Too Young (february 1951), Blue Gardenia (january 1953), Ballerina (july 1960), Wild Is Love (march 1960). Piu' importante come pianista jazz che come cantante pop, Cole mori` di cancro nel 1965.

Unforgetable



Monalisa

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Willie Dixon

Willie Dixon, poeta di strada e cantante di chiesa in un paesino del Mississippi, arrivo` a Chicago nel 1937, deciso a sfruttare nel pugilato la sua stazza imponente. Cio` nonostante comincio` a suonare anche il contrabbasso, nei luoghi e nelle circostanze piu` casuali. In breve passo` al basso "washtub", poi al quattro corde e infine al Fender elettrico. Nello stesso tempo vendeva canzoni per pochi spiccioli. Dixon si fece in pratica truffare milioni in diritti d'autore. Non era infatti con l'attivita` di songwriter che si manteneva, ma con quella di session-man. Alla Chess le sue linee di basso "walking" definirono il ritmo del blues urbano del Dopoguerra (fino a Howling Wolf). Inoltre diresse sovente gli arrangiamenti per conto dei fratelli titolari, contribuendo a lanciare gente come Chuck Berry e Bo Diddley. Pessimo affarista, incise invece pochi dischi a proprio nome, che vendettero tutti male.
Fra le sue composizioni portate al successo da altri: Third Degree (1953) by Eddie Boyd, Mellow Down Easy (1954) and My Babe (1955) by Little Walter Jacobs, Seventh Son (1955) by Willie Mabon.

Ma a rivelarlo furono soprattutto i brani composti per Muddy Waters: Hoochie Coochie Man (1954), I'm Ready (1954), I Love The Life I Live (1954), You Need Love (1962), You Shook Me (1962) , The Same Thing (1964).

Il picco artistico lo tocco` invece forse con Howlin' Wolf: Rockin' Daddy (1954), Don't Mess With My Baby (1955), Howling For My Baby (1959), Evil (1960) , Spoonful (1960), Back Door Man (1961), Little Red Rooster (1961), Shake For Me (1961), You'll Be Mine (1961), Down In The Bottom (1961), I Ain't Superstitious (1961), Do The Do (1962), Mama's Boy (1962), Built For Comfort (1963), 300 Pounds Of Joy (1963).

Con i suoi brani sincopati e fortemente erotici costitui` comunque una determinante cinghia di trasmissione fra il rhythm and blues e il rock and roll di Chicago, eccellendo tanto nei lenti piu` strascicati, come You'll Be Mine (1962) by Stevie Ray Vaughan, You Can't Judge A Book By Its Cover (1962) by Bo Diddley, I Can't Quit You Baby (1965) by Otis Rush, quanto nelle cantilene incalzanti, come Wang Dang Doodee (1966) by Koko Taylor, dove la cadenza assume toni piu` tribali e sinistri.


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Uno dei miei preferiti ....
B.B.King

Nato nel Mississippi nel 1925 e cugino di Bukka White, Riley King si trasferi` a Memphis nel 1946 animato da una inarrestabile febbre di musica. Suono` praticamente con tutti gli artisti locali cimentandosi a tutti i loro generi, finche' nel 1949 comincio`, con il soprannome di "Blues Boy" (ovvero B.B.), la sua carriera solista (con Bobby Bland al canto e Johnny Ace al piano).
Testimonianza della varieta` di stili da lui assimilati sono i suoi classici, tutti in realta` scritti da altri: Three O' Clock (1951, di Lowell Fulson), She's Dynamite (1952, Tampa Red), You Upset Me Baby (1954), Sweet Little Angel (1956, Tampa Red), Sweet Sixteen (1960, Joe Turner), Everyday I Have The Blues (Memphis Slim), con l'eccezione di Rock Me Baby (1964). Cantati in un falsetto gospel modellato sul "cry" blues di Roy Brown, e suonati secondo un chitarrismo raffinato che pende piu` dalla parte di Django Reinhardt, Charlie Christian e al limite T-Bone Walker che dalla parte di Muddy Waters, ne fecero il caposcuola dello stile corrotto di Memphis, contrapposto al sano e solido blues di Chicago.

Negli anni '60 passo` dal rhythm'n'blues al rock, dimostrando piu` che altro una grande abilita` nel gestire la propria immagine: Don't Answer The Door (1966), Why I Sing the Blues (1969), The Thrill Is Gone (1970, Roy Hawkins).

La sua sintesi chitarristica ha comunque avuto un'importanza fondamentale per l'evoluzione di entrambi i generi, nonostante plateali compromessi commerciali, ai quali si deve d'altronde l'ascendente esercitato sul pubblico bianco e nero.

Note personali

B.B.King ha due significati: "Blues Boy" e "Beale Street Boy" ;)

B.B King ha conosciuto Sam Phillips, e ha fatto parte della sua scuderia:
in un periodo in cui gli artisti neri erano relegati alle radio di nicchia, Sam li fece conoscere al mondo...
Anche Elvis crebbe con questo sound nelle orecchie e nel cuore, e non a caso prorpio questo brano fu da lui scelto come tema di fondo durante la presentazione della band nei suoi concerti.

The Thrill is gone

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henry3bel
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Re: I protagonisti degli anni 50: storie e video

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Gene Vincent, nome d'arte di Eugene Vincent Craddock (Norfolk, 11 febbraio 1935 - Los Angeles, 12 ottobre 1971), e' stato un musicista statunitense.

E' stato uno dei principali artisti della stagione del primo rock'n'roll e resta famoso soprattutto come autore e interprete di Be-Bop-A-Lula.

Eugene Vincent Craddock nasce in Virginia in una famiglia di commercianti. A 12 anni riceve in regalo la sua prima chitarra e la sua formazione musicale e' fortemente influenzata dalla musica country e gospel. A 17 anni lascia la scuola e si arruola in marina e per qualche mese viene anche inviato in Corea. Al suo ritorno negli Stati Uniti (luglio 1955), resta gravemente ferito ad una gamba in seguito ad un grave incidente motociclistico, rischiando l'amputazione. L'arto viene salvato ma residua una grave invalidita' che gli procura difficolta' e dolori per tutta la vita.

Costretto a lasciare la vita militare, Vincent comincia a suonare con un gruppo locale e nel 1956 compone Be-Bop-A-Lula, brano dal titolo-nonsense che rimane tra i capostipiti del genere rock and roll.

Il brano viene ascoltato da Bill Lowery, esponente di una nota casa di edizioni musicali, che fa ottenere a Vincent un contratto con la Columbia Records. I dirigenti della Columbia decidono di far esordire Vincent con un'altra composizione (Woman Love), ma Lowery si impone affinche' Be Bop A Lula venga stampato sulla facciata B del disco. Intanto Lowery si era affrettato a far stampare delle lacche con il solo lato B, che distribuisce a scopo promozionale alle varie stazioni radio, sicche' quando il disco viene pubblicato, il successo di Be Bop A Lula, gia' diffuso dalle radio locali, oscura completamente la facciata A.

Dopo il primo disco (che arriva al numero 7 della classifica statunitense e vi staziona per 20 settimane), Gene Vincent & His Blue Caps, questo il nome del gruppo che lo accompagnava, non riescono piu' a ripeterne il successo (2 milioni di copie vendute) con i brani successivi. Alcuni di essi entrano ugualmente in classifica ma si collocano in posizioni significativamente inferiori: Race With The Devil (Posizione ° 96) e Bluejean Bop (n° 49). Si sparge la voce di Vincent denunciato per oscenita' a seguito di una esecuzione in pubblico di Woman Love definita contraria alla pubblica decenza, ma sembra che la notizia sia stata diffusa dal manager dell'artista al fine di creare pubblicita'. La notizia in ogni caso risalta sui rotocalchi scandalistici e contribuisce a creare un'immagine di cantante maudit e a fare in modo che molti cantanti melodici (Pat Boone, Andy Williams) rifiutino d'ora in poi di esibirsi assieme a lui.

Nel 1957 il successo torna con Lotta Lovin' (19 settimane di permanenza in classifica, 13° posto raggiunto con 1 milione e mezzo di copie). Gene Vincent parte in tour per l'Australia dove si esibisce con Little Richard e Eddie Cochran. Nello stesso anno compare nel film The Girl Can't Help It (titolo italiano Gangster cerca moglie) accanto a Jayne Mansfield. L'ultimo successo del 1957 e' Dance To The Bop, che raggiunge il 23° posto in classifica.

Una sua disputa con l'ufficio statunitense delle Entrate lo costringe a lasciare l'America e ad andare in Europa, dove si rivolge principalmente al mercato britannico e a quello francese.

Nel 1960, alla guida di una Ford Consul diretto all'aeroporto di Londra dove deve prendere un volo per tornare negli Stati Uniti, e' coinvolto in un nuovo incidente. Con lui si trovavano a bordo Eddie Cochran, che perde la vita, e Sharon Sheeley, autrice di canzoni e fidanzata di quest'ultimo, che riporta la frattura del bacino. Vincent subisce alcune fratture costali e danneggia nuovamente l'arto gia' menomato, ma riesce a salvarsi.

Nel 1963 torna in Inghilterra in grande stile, accompagnato dalla Sound Incorporated, un gruppo che rendera'  leggendarie le sue esibizioni di questo periodo. Su suggerimento dell'impresario Jack Good, Vincent e i suoi musicisti adottano l'abbigliamento in pelle nera che da questo momento in poi diverrà una caratteristica costante dell'artista. Lo stesso gruppo accompagnerà Vincent nel 1965 nella storica esibizione allo Shea Stadium accanto ai Beatles.

Nel 1966, un Gene Vincent visibilmente ingrassato e intossicato tenta il rilancio negli USA come cantante country, ma nonostante alcune incisioni al fianco di musicisti di prestigio e una serie di concerti, non ottiene il successo sperato. I problemi con l'alcolismo e con i farmaci assunti quotidianamente per dominare il dolore alla gamba lo rendono difficilmente gestibile; le numerose dispute legali per le richieste delle ex-mogli lo stancano e lo innervosiscono.

Muore in California, mentre si trovava in visita presso suo padre, a soli trentasei anni per la perforazione di un'ulcera gastrica. Nel 1998, per la sua indiscutibile influenza sulla musica popolare americana e non solo, viene introdotto nella Rock and Roll Hall of fame


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henry3bel
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Re: I protagonisti degli anni 50: storie e video

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Il Muro
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Re: I protagonisti degli anni 50: storie e video

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Bill Haley - all'anagrafe William John Clifton Haley (Highland Park, 6 luglio 1925- Harlingen, 9 febbraio 1981) e' stato un cantante e attore statunitense.

Considerato da molti il "primo re del Rock and Roll" e "il padre del Rock and Roll" insieme a Elvis Presley, negli anni '50 fondo' il gruppo Bill Haley & His Comets, ha inciso numerosi brani di grande succcesso quali Rocket 88 (1951), Rock The Joint (1952), Crazy Man Crazy (1953), Dim Dim The Lights (1954), Shake Rattle And Roll (1954) e Rock Around The Clock (1955).

E' stato anche un discreto attore ed e' comparso in molti film quali Round Up Of Rhythm (1954), The Blackboard Jungle (1955), Don't Knock The Rock (1956), Rock Around The Clock (1956), The London Rock And Roll Show (1973), Let The Good Times Roll (1973), Blue Suede Shoes (1980).

Durante gli anni '60 ha partecipato anche a diversi varieta' musicali, American Bandstand, Thank Your Lucky Stars, The Midnight Special, Washington Square and Toast Of The Town.

A partire dal 1974 il pezzo "Rock Around The Clock" e' stato usato come sigla del telefilm "Happy Days". Nel 1987 e' stato inserito nella "Rock and Roll Hall of Fame".






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henry3bel
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EDDIE COCHRAN

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EDDIE COCHRAN

Edward Raymond Cochran (Albert Lea, 3 ottobre 1938 - Londra, 17 aprile 1960) e' stato un cantante e compositore statunitense. Esponente del primo rockabilly, di grande influenza nella musica pop degli ultimi anni '50 e dei primi anni '60, i suoi pezzi piu' famosi sono Summertime Blues, C'mon Everybody, Three Steps to Heaven e Somethin' Else.






Eddie nasce ad Albert Lea, Minnesota, il 3 ottobre 1938, quinto figlio di Frank ed Alice Cochran. La sua passione per la musica emerge gia'  alle scuole primarie, dove dapprima si interessa alla batteria, abbandonata quando gli fu chiesto di studiarla unitamente al piano, poi al clarinetto ed il trombone, ma e' solo grazie al fratello Bob e alla chitarra dell'altro fratello Bill, in quel momento sotto le armi, che il giovane Cochran apprende i primi rudimenti dello strumento cui si dedichera'  per tutta la carriera. Trascorre l'infanzia quasi interamente ad Albert Lea, esclusa una breve permanenza ad Oklahoma City finche' l'intera famiglia, e le famiglie dei fratelli maggiori gia' sposati, si trasferiscono a Bell Gardens, un sobborgo di Los Angeles, California dove, nel settembre 1951 Eddie entra nella Bell Gardens Junior High e proprio in questo istituto che stringe amicizia con Connie "Guybo" Smith che suonera'  con lui per tutta la vita. Nel 1953 con Guybo e Al Garcia formano i "The Melody Boys" e sperimenta tecniche di overdubbing e di registrazione con il musicista locale Chuck Foreman, mentre continua a studiare chitarra da autodidatta (i suoi punti di riferimento sono Chet Atkins, Joe Maphis e Merle Travis, ma anche il cantante country Marty Robbins). Nel 1954 con Warren Flock ed il bassista Dave Kohrman forma i "The Bell Gardens Ranch Gang", ma con scarso seguito (pur con qualche notabile apparizione radiofonica), poi collabora con i "The Carlton Brothers" e stringe amicizia con Bob Denton, l'abile chitarrista dei Richard Rae and the Shamrock Valley Boys. Con l'amico Guybo fonda gli "Eddie Garland and The Country Gentlemen", ultima sua band cosiddetta giovanile. A pochi mesi dal diploma, infatti, nel gennaio del 1955, il giovane Eddie decide di lasciare la scuola e di dedicarsi in modo professionale alla musica.


The Cochran Brothers e il passaggio al Rockabilly
E' del 1955 la prima esperienza musicale da professionista del giovane e talentuoso Eddie. Con Hank Cochran un chitarrista che suonava di tanto in tanto con Richard Rae e conosciuto all'evento "American Legion", il duo e'¨ spesso ospite di due delle piu' importanti trasmissioni televisive della costa occidentale concernenti il country e l'hillbilly, The Town Hall Party e il The Hometown Jamboree, dove possono conoscere le stelle piu' splendenti del genere (Glen Glenn, Joe Maphis, The Collins Kids) per poi finire sotto contratto della Ekko Records per l'incisione di due singoli, che pero' fattureranno scarse vendite. Il duo, ed Eddie in modo particolare, lavora comunque per la Ekko molto attivamente in qualita'  di session guitarist quando esplode il fenomeno rockabilly. Nel 1956, mentre un ventunenne Elvis Presley incide Heartbreak Hotel, il giovane chitarrista del Minnesota si fa catturare dal nuovo fenomeno musicale del rock'n'roll e decide di distaccarsi progressivamente dal genere country. Cio' provoca una divergenza di opinioni con il piu' tradizionalista Hank portando a terminare il sodalizio artistico dei Cochran Brothers.


La carriera solista e gli anni alla Liberty
Grazie anche all'autore Jerry Capehart, conosciuto alla Ekko e che diventerà poi suo manager, Eddie si getta con entusiasmo nell'apprendimento del nuovo genere musicale, lavorando spesso in studio come session guitarist e incidendo svariati demo per la Crest Records e soprattutto per l'American Music, sempre rigorosamente con Connie "Guybo" Smith al basso, registrando cover di altri artisti e proponendo pezzi originali. L'abilita' di Eddie alla chitarra e' un continuo crescendo, ma a limitarne la carriera e', pero', in questa fase, la scarsa padronanza della voce. La sua prima esperienza come artista a tutto tondo e' nel cantare il pezzo "Twenty Flight Rock", colonna sonora del film "The Girl Can't Help It". Il successo della pellicola, classico film adolescenziale sul rock'n'roll, unito alla sua particolarmente riuscita performance canora e musicale, rappresenta la prima grande occasione per Eddie di farsi conoscere al grande pubblico e gli apriri' , di fatto, la carriera solista: il suo primo singolo in principio deve essere proprio Twenty Flight Rock per la Liberty Records di Simon Waronker (Dicembre 1956), mentre Eddie viene scritturato per un'altra pellicola cinematografica di genere ("Untamed Youth", 1957). L'idea di rilasciare la traccia resa nota dal film viene, però, per il momento, accantonata. Alla Liberty, comunque, non trascurano l'utilizzo di Cochran ancora come chitarrista da studio e, visto anche il successo con le ascoltatrici piu' giovani per via del suo aspetto affascinante, le sue potenzialita'  come teen idol. I suoi singoli successivi, quindi, sono più vicini al pop adolescenziale piuttosto che al rock'n'roll in senso stretto:"Sittin' In the Balcony", che riscuote un grande successo, e il deludente "One Kiss" che non sa nemmeno approfittare della contemporanea uscita di Untamed Youth nelle sale cinematografiche del paese. Nonostante il fallimento, Eddie lavora e pubblica, prima della fine del 1957 il suo album d'esordio "Singin'To My Baby", un non memorabile lavoro plurigenere e contenente sia ballate pop che pezzi rock'n'roll piu' spigolosi. Anche l'uscita del singolo "Teresa", che non entra nella Top100, e' una dimostrazione ulteriore che il progetto di Waronker di formare Eddie a meta'  strata tra Elvis Presley e Pat Boone non è destinato ad essere coronato dal successo.

Nel 1958, finalmente, arriva Summertime Blues. Composta in una serata nell'appartamento di Jerry Capehart, il pezzo inizialmente viene proposto come B-Side di "Love Again", una ballata per Eddie scritta dall'adolescente autrice Sharon Sheeley, ma al rilascio eclissa completamente l'A-side, entrando prepotentemente nella Top 10 l'11 giugno 1958 (billboard #8 nei mesi di agosto e settembre). Si tratta del primo successo dopo "Sittin'In The Balcony" e tale resa sara' bissata ed amplificata poi dalla di poco successiva pubblicazione del singolo "C'mon Everybody", arrivato quando alla Liberty cominciavano a dubitare della sue capacita'  di chart artist. Il tour che chiude l'anno, invece, lo consacra come indiscusso idolo adolescenziale.

I concerti lo portano in tutti gli Stati Uniti fino a New York al Christmas Event organizzato da Alan Freed dove Eddie suona con artisti del calibro degli Everly Brothers, Chuck Berry, Bo Diddley e The Cadillacs. Anche il 1959 e' anno itinerante in tour con il nome di "Eddie Cochran and The Hollywood Swingers" (una baking band con Guybo Smith, Gene Riggio, Jim Stivers e il sassofonista Jimmy Seals. Successivamente Guybo lascera'  il gruppo perche' in procinto di sposarsi, ma rimarra' sempre la prima scelta di Eddie nelle sessioni in studio). La band cambia poi nome nei The Kelly Four, per permettere al giovane leader, sotto contratto alla Liberty, di incidere alcune sue composizioni strumentali per la Cross (tra cui le notevoli "Guybo" e "Strolling Guitar" che evidenziano il livello tecnico raggiunto da Eddie). I Kelly Four incidono molti pezzi anche in studio, ma quasi nessuno vedra' la pubblicazione se non postuma, ad esclusione di "Three Steps To Heaven", scritta a quattro mani con il fratello Bill e suonata con il sempre presente Guybo Smith e Gene Riggio alla batteria. Altri singoli successivi dei Kelly Four hanno maggior successo in Europa, in Inghilterra in modo particolare, che in patria, cosi' che alla Liberty si comincia a parlare di un tour in terra britannica, proprio mentre i rapporti tra Eddie e il suo manager Capehart si deteriorano fino alla rottura.


Il tour in Gran Bretagna e la morte
Il lungo tour britannico comincia con la partecipazione al programma di musica della televisione di stato "Boy Meets Girls", al quale Eddie (per motivi contrattuali non accompagnato dai Kelly Four) partecipa interpretando successi passati e presenti. In particolare promuove la pubblicazione del suo "Halleluja I Love her So" che negli Stati Uniti non era entrato in classifica, ma che in Europa riscuoteva un successo ben piu' ampio. Spesso suona con altri artisti americani in tour anch'essi in terra britannica, tra cui Gene Vincent, o talentuosi giovani rocker inglesi come Billy Fury, toccando tutte le maggiori città inglesi e riportando rigorosamente un sold out. Secondo voci, durante una visita a Blackpool, Eddie e' preso da un cattivo presentimento di morte al punto da cercare una chiromante. Nei giorni successivi, a detta dello staff che lo seguiva ai concerti, si accompagna solo ad una bottiglia di bourbon, perso nelle preoccupazioni. Impossibile dire se in questa leggenda ci sia un fondo di verita'  o e' solo una diceria per ammantare di un alone di mistero le ultime settimane di vita del musicista. Nel mese di aprile del 1960, un Eddie stanco e preso dalla nostalgia di casa accoglie quasi con liberazione la notizia del termine del tour. Il volo di ritorno e' previsto per il 17 aprile, ma Eddie preme per organizzare il viaggio di ritorno a Londra gia'  la sera precedente. L'autista del Ford Consul targato RBO869 e' George Martin, che secondo voci era gia'  stato presentato a Cochran e a Vincent durante il tour. Sulla vecchia e malmessa A4, a Chippenham, nel Wiltshire, intorno alle 23:50, la tragedia.

Molte leggende si sono diffuse riguardo la dinamica dell'incidente con risvolti piu' o meno romanzati, ma la versione piu' credibile nonche' accreditata e' la seguente: procedendo ad alta velocita' George Martin sbaglia strada e Pat Thompinks, seduto nel sedile anteriore, lo avverte dell'errore. Nel tentativo di fermarsi troppo bruscamente, egli perde il controllo dell'automobile che sbanda e si schianta contro un lampione con un basamento di cemento. Gene Vincent, Sharon Sheeley e il manager Pat Thompinks sopravvivono all'impatto, pur con diverse fratture, mentre Eddie e" sbalzato prima contro il tettuccio dell'auto, poi sulla strada, riportando gravi danni cerebrali ed una emorragia interna al torace. Trasportato in stato di incoscienza all'ospedale St.Martin di Bath Viene dichiarato clinicamente morto alle 4:10 di Domenica 17 aprile. George Martin viene condannato a sei mesi di reclusione per omicidio colposo a causa di guida pericolosa, ad una ammenda di £50, e sospensione della patente di guida per quindici anni. Eddie viene seppellito al Forest Lawn Cemetery, a Cypress il 25 aprile.




Non un bravo ragazzo come Elvis, non un teppista come Gene Vincent o Jerry Lee Lewis, Eddie ha introdotto nel suo rock'n'roll con forti radici country una carica nuova. Il suo stile e' duro, spigoloso, ma tecnicamente di qualità pur senza perdere la carica che contraddistingue i giovani rocker dell'epoca. Non particolarmente innovativo dal punto di vista stilistico, e' pero' rimarcabile l'uso nei suoi dischi di tecniche e tecnologie particolari (il double dubbing, lo slap bass) che hanno conferito ai suoi lavori un sound unico e che ha influenzato molti artisti successivi, a cominciare da The Who e dai Beatles.

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henry3bel
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Re: EDDIE COCHRAN

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henry3bel
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Re: EDDIE COCHRAN

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OPS CHIEDO SCUSA ALL'ADM HO SBAGLIATO A POSTARE E HO CREATO UN NUOVO ARGOMENTO...SORRY!!! :mrgreen: :mrgreen:

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crispi
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Re: EDDIE COCHRAN

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Bravo Henry!!! Bel pezzo!!!! Io sinceramente non lo conoscevo Eddie Cochran...ma la sua storia e' molto interessante...e sicuramente un bravo artista!!!!! Grazie!!!!!

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